
Si chiama “Borghesi” il nuovo singolo di Tommaso Di Giulio in uscita il 5 aprile per Flamingo Management. Il brano del cantautore affronta le peggiori nevrosi contemporanee e tutte quelle abitudini labili e vizi comuni a cui l’uomo non riesce a rinunciare nonostante sappia che potrebbero causare infelicità.
Ma se da un lato “Borghesi” parla di disillusione, di solitudine e della difficoltà sempre crescente degli esseri umani di relazionarsi tra di loro e creare legami significativi, dall’altro il brano è anche segnato dalla presenza dell’amore, sentimento che risiede inestinguibile nelle persone e che continua a salvarli da tutto quello che è la vita, anche quando è noto a tutti che questa ricerca potrà far scaturire sofferenza.
Tommaso Di Giulio: borghesia come schiavitù
Una parola, borghesi, che però il cantante non nomina mai nel corso del brano decidendo invece di utilizzare la parola “schiavi”. Schiavi di un qualcosa che anche se all’apparenza è dolce sotto sotto nasconde invece un lato amaro. Un termine che Tommaso Di Giulio intende più come concezione esistenziale, come qualcosa che non riguarda più solo le classi sociali, piuttosto che la sua classica accezione politica.

