
“Sconosciuti Superstar” è il terzo disco di Angelica, composto da 11 tracce e scritto con la partecipazione di Calcutta e Domenico Finizio. Dalla disco a ballate organiche, passando per chitarre distorte, synth e arpeggiatori senza strappi al motore, per un disco sincero e liberatorio.
Racconta Angelica: “Ho iniziato a scrivere questo disco che ero molto arrabbiata persa, un po’ confusa. Poi, anche grazie proprio alla genesi del disco, alla sua lavorazione, alla scrittura che mi ha aiutata ad affrontare un sacco di temi, l’ho finito che ero una nuova persona. È stato per me un disco curativo ed evolutivo. Ho trovato la mia voce e ho cantato quasi tutto a casa, in una zona di comfort e di pace. Questo anche grazie a Calcutta che ha messo a disposizione sempre le sue attrezzature e il suo tempo e a Pietro Paroletti (che ha prodotto quasi tutto il disco) e che si è reso disponibile a venire a Bologna spesso per lavorare in questo flow casalingo che dava un tocco in più alle canzoni, rispetto alle giornate canoniche a Roma in studio (che comunque abbiamo fatto, soprattutto nella prima fase dove abbiamo registrato anche le batterie con Alberto Paone). Questo modo di lavorare calmo ha creato una vibe di libertà e di relax intorno ad ogni traccia che abbiamo registrato. Che fosse una parte di synth o una voce.
Perché Sconosciuti Superstar? Ero a Roma in una notte di zone rosse mentre facevo la promo al mio album precedente. Quella notte, su quel “democristiani, sconosciuti, superstar, ci si rivede quando il mondo finirà” si è accesa una luce e ho capito subito che il mio terzo disco si sarebbe chiamato così, un po’ come i tempi che viviamo, un po’ come diceva Andy Warhol, un po’ come l’altalena in cui ci muoviamo in questo mondo un po’ superficiale che, se non stiamo attenti, porta a sentirsi delle superstar per non sentirsi delle merde. Per compensare questa mancanza di equilibrio si tende ad esagerare sia in un senso che nell’altro ma il fatto è che non siamo né degli sconosciuti, nè delle superstar”.
