Maleducato e gentiluomo, irriverente ma rispettoso. Achille Lauro si conferma un delinquente educato e rispettoso, un ragazzo dal passato difficile – tra comunità e case famiglia – ma che si è costruito uno scintillante futuro. Al Rock In Roma Lauro De Marinis, questo il vero nome dell’artista classe ’92, ha raccolto oltre 20.000 persone per la celebrazione della sua folgorante carriera partita molti anni prima di quella “Rolls Royce” in gara a Sanremo 2019.
Proprio il palco di Sanremo è stata la preghiera prima dell’atto finale – il tour – in cui sta raccogliendo l’amore del suo pubblico con uno show folgorante tra stelle filanti, fiamme, coriandoli e un toro meccanico. Achille Lauro è un Idol, proprio come quelli giapponesi che fanno impazzire le folle, e il concerto all’Ippodromo delle Capannelle è stata la celebrazione di uno dei figli di Roma sotto le stelle. Il tour continua in tutta Italia, i biglietti sono su ticketone.it
Il Racconto del Concerto
Ore 21:50, il concerto romano di Achille Lauro si apre con il primo verso e ritornello di “Delinquente” per lasciare spazio a “Generazione X” tra fontane di scintille luminose, lingue di fuoco, cannoni spara coriandoli e macchine del fumo per uno show d’altri tempi. Da “Maleducata” a “Me Ne Frego” e “Malafemmina” fino al primo ospite sul palco, Gemitaiz, a testimoniare il quasi decennio di musica di Lauro – il primo disco è “Achille Idol Immortale” del 2014 – per scaldare le folle su “Ulala” e “Thoiry”.
La vita è uno “Zucchero” mentre tra le scintille sale il toro meccanico per essere cavalcato durante “Stripper”, canzone vincitrice di Una Voce Per San Marino che ha rappresentato il Titano all’Eurovision 2022. Lauro è uno showman che ringrazia il suo pubblico – <<è sempre bello tornare a casa>> – e si muove nei decenni della musica: dagli anni ’20 di “Cadillac” e “Bam Bam Twist” insieme all’Orchestra Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano e la versione piano e voce di “Pessima” fino agli anni ’90 di “Latte+” e “Sabato Sera”.
“Roma” è <<dedicata a tutti noi, figli di questa città>> mentre Coez sale sul palco per cantare “Scelgo le Stelle” ma è con “Solo Noi”, “1969”, “16 marzo” e “Rolls Royce” (con l’inseparabile Boss Doms) che l’Ippodromo diventa un gigantesco karaoke. Un’enorme coltre di fumo dal palco avvolge tutti i presenti per diversi minuti fino all’apoteosi finale: Achille Lauro torna sul palco in completo bianco (modello Anna Oxa “Donna Con Te” versione Sanremo nel 1990) per regalare il bis con “Scusa” e “C’Est La Vie” chiudendo una delle più belle stagioni che la musica italiana abbia vissuto negli ultimi anni.
La Scaletta di Achille Lauro al Rock In Roma
- Delinquente / Generazione X
- Maleducata
- Me ne frego
- Femmina
- Bonnie & Clyde / Ulalala / Thoiry remix feat. Gemitaiz
- Zucchero
- Stripper
- Fiori rosa
- Sabato sera
- Lauro / Barrilete cosmico
- Domenica
- Teatro & cinema / Mamacita / Amore mi / BVLGARI
- Roma
- Bam Bam Twist
- Solo noi
- Come me
- 1969
- Scelgo le Stelle feat. Coez
- Pessima
- Marilù
- Cadillac
- Latte+
- Penelope
- La bella e la bestia
- 16 marzo
- Rolls Royce
- Scusa
- C’est la vie