Un tuffo nel “Sacro Disordine” dei Diletta: l’album track by track

“Sacro Disordine” è il primo album dei Diletta in cui il duo lombardo svela il proprio mondo tra cantautorato ed indie pop: un disordine inevitabile e sacrosanto che è comune a tutti.

“Nel sognare di ciascuno, nell’affannarsi, fallire, riuscire etc… quasi sempre ci caratterizzano non tanto le nostre qualità, le nostre virtù, ma i nostri limiti, i nostri difetti. Potremmo quindi dire: il nostro disordine! Ma perchè “sacro”? Non tanto perché sia qualcosa di inviolabile o da conservare, ma perché è solo nella nostra imperfezione che infiamma la vita e possiamo davvero affermare di essere unici e irripetibili.”

Ascolta “Sacro Disordine” dei Diletta.

TRACK BY TRACK

Capita
Apre il disco con una constatazione molto semplice: le cose capitino a prescindere dai nostri piani. Che siano cose belle o brutte arrivano così, tra un piatto di spaghetti e un vecchio film e la tensione che ci tiene in piedi è sempre e comunque quella verso un affetto speciale.

Poverà Città
Una ballata chitarra, piano e violoncello che racconta di due persone perse nella notte e in chissà quale città. L’incontro tra i due è scritto nel destino? avverrà mai o rimarrà una delle meravigliose possibilità irrisolte che il mondo offre a chi ci cammina sopra?

Radicale
Il terzo brano. Il più amaro, disilluso. Racconta di una coppia vissuta, ormai annoiata dalla propria routine e dalla propria esistenza. I due si aggrappano alle proprie velleità, alle opinioni radicali (o radical chic?) per sfuggire alla consapevolezza sul loro stato. Musicalmente si discosta dall’atmosfera intima, ma leggera dell’EP per un crescendo post rock che mostra un lato più “scuro” del progetto.

Reflusso
Una a-tipica canzone estiva. Sì, perché delle estati al mare cattura il disagio di chi, ragazzino, non riesce a trovare il coraggio di godersi le occasioni che ha e si trova a disagio in mezzo a persone apparentemente più sicure e disinibite.

Waimea
La canzone rende omaggio a un’impresa e a un personaggio, Greg Noll, un surfista celeberrimo per essere riuscito per primo a domare una temutissima onda, appunto Waimea, nelle Hawaii. La sua impresa diviene il simbolo di tutti i sogni ritenuti folli dai più.

Sacro Disordine
Chiude l’EP il brano eponimo (la title track). Di fronte ai cambiamenti proviamo nostalgia per ciò che avevamo e ciò che eravamo, ma la vita, coi suoi cicli, ci spinge sempre verso nuovi lidi, sempre più in là e, forse, va bene così. Amen.

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