Morigeratezza e Violenza, la sempre inedita discesa romana dei Ministri

Intimo, acustico e coinvolgente. Nulla di tutto questo. Anzi pubblico, elettrico e sconvolgente. I Ministri frastornano ed emozionano ancora una volta il pubblico romano, quello, stavolta, dei <<concerti con le sedie>> che arriva in gran massa per ascoltare in una chiave nuova il trio milanese accompagnato anche per questo tour estivo da Marco Ulcigrai alla chitarra.

“Cronaca Nera e Musica Leggera” sembra un libro, una edizione Einaudi che racconta questo anno (e mezzo) di pandemia che ci ha lasciato a casa, soli e senza musica. E invece è il titolo del nuovo EP dei Ministri – suonato interamente – che critica la confusione degli ultimi mesi e racconta ancora una volta delicatamente il vissuto personale di questi nuovi “Tempi Bui” – non a caso è il brano scelto per aprire la preghiera live.

Di bianco vestiti, grazie allo stylist Nicolò Cerioni, e con le ‘armi in mano’ i Ministri si muovono dinamicamente nella loro estesa discografia ma senza toccare i brani dell’esordio “I Soldi Sono Finiti”, quelli vogliono lasciarli ai club quando si potrà di nuovo pogare, <<in inverno o primavera>>. Torna “La Piazza” nel ricordo dei 20 anni di quel G8 di Genova che ha sconvolto la stampa europea ma sempre attuale, visti anche i fatti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Federico Dragogna ricorda Raffaella Carrà, scomparsa proprio poche ore prima del concerto ma è a Franco Battiato che i Ministri vogliono dedicare un pensiero in musica riproponendo “Alexanderplatz”, perfetta per l’occasione in una “preghiera laica” collettiva che poi si mortalizza in quel “Bel Canto” che ci ricorda, come sempre, che noi romani ci meritiamo le stragi <<altro che Alberto Sordi>>.

<<Morigeratezza e Violenza>>
è l’ossimoro usato da Divi, voce e basso della band, per annunciare “Spingere”, per un abbraccio – figurato – collettivo tra il gruppo e il pubblico, ora non più seduto, che si consolida con la finale “Una Palude” che sostituisce la classica “Abituarsi Alla Fine”. Perché noi, in verità, non ci siamo ancora abituati alla fine di un concerto dei Ministri.

Scaletta

  1. Tempi Bui
  2. Peggio Di Niente
  3. Comunque
  4. Gli Alberi
  5. La Piazza
  6. Bagnini
  7. Il Sole
  8. Sabotaggi
  9. Mentre Fa Giorno
  10. Noi Fuori
  11. Se Si Prendono Te
  12. Tienimi Che Ci Perdiamo
  13. Alexanderplatz (cover Battiato)
  14. Il Bel Canto
  15. Inferno
  16. Cronaca Nera e Musica Leggera
  17. Spingere
  18. Una Palude

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