COSTIERA: la recensione di “Rincorsa” (2018)

NOME

Costiera

GENERE

Synth-Pop

ESORDIO

Rincorsa (2018)

ULTIMO ALBUM

Rincorsa (2018)

COPERTINA

Costiera "Rincorsa" copertina cover album

ELENCO CANZONI

Shangai
Mentre mollo la presa
Karaoke
Neanche immagini
Mai stati in serie A
La fine della festa
Fidati
Le cose più strane
K.O.

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

PUNTO DI VISTA

Il trio campano dei Costiera pubblica l’album d’esordio “Rincorsa” con 9 tracce che discostano completamente dall’indie pop italiano del momento e guardano alle produzioni estere e al synth-pop.
Per noi uno dei 10 migliori album italiani del 2018.

Tutto inizia con una voce soul che si unisce a un crescendo musicale iper-prodotto che strizza l’occhio a Cosmo per un Big Bang musicale (“Shangai”) passando pian piano dalle atmosfere da viaggio tra College e Kyle Dixon (Drive e Stranger Things, per intenderci) alle voci sireniche che accompagnano il pubblico tra i sogni (“Mentre Mollo La Presa”).
I tre raccontano poi una sera qualunque passata al “Karaoke” tra stonature, Maracaibo e John Lennon. La band canta quanto sia importante lasciarsi andare anche e soprattutto nelle semplici cose come, appunto, un semplice microfono tra le mani, un drink. Poi corse, rincorse e dichiarazioni e le occasioni della vita (“Neanche Immagini”) che continuano a gravitare sulle spalle di Francesco, Rocco e Alfonso.

I Costiera portano in tour nei club il primo album "Rincorsa"

“Noi cosa stiamo cercando?”, il trio si argomenta su questioni cosmiche. “Ed andare”, e questo è l’importante. Comunque andare, fuggire dalla vita di periferia e perdersi nel traffico di città (“Mai Stati In Serie A”). I synth accompagnano i tre nel viaggio verso la city e poi d’un tratto finisce tutto, come da manuale.
In “La Fine Della Festa” l’ansia dei Costiera si fa più forte, la voglia di restare soli è sempre più evidente con il passare delle ore. Serve lasciarsi andare, in fretta, altrimenti la magia passa e tornano invadenti pensieri che sembravano dimenticati (“Fidati”).

Il viaggio è quasi alla conclusione e i pensieri non accennano a fermarsi. “La nostra non è una favola, non è un horror, non è cinema” – il trio mette ben a terra i piedi sull’amore e sul momento interiore che si sta passando (“Le Cose Più Strane”). Allorché i ricordi prendono possesso delle menti dei Costiera per metterli “K.O” alla fine di questo viaggio. Un viaggio iniziato per sfuggire a pensieri di un passato sentimentale ancora vivo, di discorsi importanti in riva al mare, e che tuttavia sembra non dover finire qui.

I Costiera prendono spunto da storie passate, rinascite, occasioni mancate e treni da prendere per rincorrere il loro futuro. La rincorsa però è anche e soprattutto un discorso in cui l’uomo è costretto a non fermarsi mai di fronte all’amore e più in generale alla vita: “Ed Andare” come cantano loro stessi. Il pensiero di (ri)cominciare è quello che porta avanti Francesco, Alfonso e Rocco e li guida verso nuovi percorsi stilistici che guardano al futuro e abbracciano internazionalità come The XX e vocalità soul di Janelle Monae e Robyn.

A volte il viaggio è la cura.

In assoluto uno dei migliori prodotti italiani del 2018 e siamo sicuri che i Costiera conquisteranno l’Italia nel 2019.

VOTO: 8,5

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