
Il rapper barese Raguel è tornato con il nuovo singolo “Night”. Il freestyle si presenta come una dichiarazione intensa e cruda, un viaggio senza filtri nel cuore della realtà. Nelle barre l’artista riesce a trasmettere un forte senso di realismo e orgoglio per le proprie radici difficili.
Infatti la musica, e in particolare il rap, viene rappresentata come un lavoro autentico, che nasce dalla strada e non da una narrazione costruita. Il tono del freestyle è quasi aggressivo, con una marcata sfiducia verso le istituzioni e verso chi vive una realtà lontana da quella che Raguel ha realmente vissuto. Il testo denuncia l’ipocrisia, sia nel mondo del rap che nelle relazioni umane, e celebra i propri difetti come segni distintivi.

Come nasce “Night”? E a chi è dedicata?
Nasce da un vuoto che non si spiega. È per chi ha smesso di cercare luce, ma continua a camminare.
Hai detto che il brano celebra i propri difetti distintivi. Quali sono i tuoi?
Diffidenza, freddezza, reazione istintiva. Ma sono codificati in me.
Il testo denuncia anche l’ipocrisia del mondo rap. Ma a cosa ti riferisci esattamente?
A chi interpreta un ruolo. Nessun vissuto, solo marketing.
Cosa credi che manchi nel mondo del rap di oggi?
Autenticità. Oggi vince la maschera, non il contenuto.
