I Cosmonauti Borghesi arrivano sul palco di Sanremo Giovani per ricordare a tutti che sono le nostre imperfezioni a renderci unici e speciali. Tra i 24 finalisti della manifestazione, la band proporrà sul palco di Rai2 “Aurora Tropicale”, un brano che fonde influenze pop, funk, rock e disco.
L’amore imperfetto come un “disastro da ammirare”. La canzone parla delle contraddizioni e della bellezza dell’essere autentici. Con questo inno all’imperfezione, i Cosmonauti Borghesi rispondono alle pressioni sociali che spingono i giovani verso standard spesso irraggiungibili.
Siete tra i 24 finalisti di Sanremo Giovani. Come vi sentite?
Essere tra i 24 finalisti di Sanremo Giovani è un’emozione indescrivibile. Siamo estremamente grati per questa opportunità e felici di avere la possibilità di farci ascoltare da un pubblico così vasto. Questo traguardo rappresenta un importante passo nel nostro percorso musicale e ci stimola a dare il massimo per esprimerci al meglio sul palco. La competizione è intensa, ma siamo pronti ad affrontare questa sfida.
Il vostro brano, “Aurora Tropicale”, è un mix di pop, disco, funk e rock. Come nasce?
“Aurora Tropicale” è nata in un periodo molto particolare per noi, in cui stavamo cercando di esplorare e definire il nostro sound, provando a fare un salto in avanti attraverso la sperimentazione. Ma la bellezza di questa canzone sta proprio nella sua semplicità, così come tutto il nostro repertorio. È un brano che per noi è molto importante perché manda un messaggio a tutti i ragazzi della nostra età e oltre.
Quale messaggio?
Con “Aurora Tropicale” vogliamo parlare di come spesso la società ci spinga verso standard e modelli di perfezione effimeri, che ci omologano e ci allontanano da ciò che siamo veramente. Questo può portare a sentirsi ‘in difetto’ quando non riusciamo a raggiungere quell’ideale imposto. Il nostro messaggio è semplice: le imperfezioni di ognuno sono proprio ciò che ci rende unici. Invece di cercare una perfezione irraggiungibile, dobbiamo accettare noi stessi così come siamo. Siamo speciali nelle nostre differenze, ed è questa autenticità che vogliamo trasmettere al pubblico.
Quanto è importante essere autentici oggi? E quanto è importante essere imperfetti?
Autenticità ed imperfezione sono due termini che secondo noi vanno di pari passo. Sono infatti le nostre imperfezioni a renderci autentici. Bisogna lavorare su se stessi mettendosi in discussione, con la consapevolezza che conoscere i propri limiti è il primo passo per stare bene con noi stessi.
Avete detto: “Viviamo in una società che ci porta a cercare di apparire perfetti per essere accettati”. Quanta responsabilità hanno i social in tutto questo?
I social sono sicuramente una delle fonti principali a cui si è più soggetti oggi. Tutto ciò che vediamo ed assimiliamo ha come obiettivo la perfezione e questo spesso ci fa perdere quale sia la realtà. Allo stesso tempo però, bisogna essere in grado di veicolarli nel modo giusto e prendere quello che c’è di positivo in questo grande meccanismo dei social. Oggi infatti ti danno la possibilità di farti conoscere a più gente possibile e metterti in gioco; Non bisogna avere paura, ma saperli sfruttare al modo giusto sapendo che non rappresentano sempre la realtà.
Nel 2025 uscirà il vostro nuovo album. Come sarà? Potete darci qualche anticipazione?
Ora sicuramente la concentrazione è focalizzata a questo nuovo percorso di Sanremo Giovani che stiamo intraprendendo. Allo stesso tempo però stiamo lavorando molto anche dal punto di vista creativo. In realtà non ci siamo mai fermati. Per noi scrivere è una necessità e cerchiamo sempre di sperimentare e superare i nostri limiti. Adesso siamo in questa fase molto importante in cui stiamo facendo un grande lavoro sul sound e sull’identità. Non facciamo spoiler, ma sappiate che in casa Cosmonauti si lavora sempre e ci sarà tanta nuova musica.
