Nane’: «”Macumba”, il difficile rapporto con mio padre: le vittime siamo tutti e due»

Nane'

“Macumba” è il nuovo singolo della giovane cantautrice Nane’ prodotto da Big Fish. Nel brano viene raccontata la fine tormentata di un amore, dal cui ricordo la protagonista non riesce mai veramente a separarsi, come vittima di un incantesimo o appunto di una macumba.

Nane’ continua il racconto legato al tema dell’esoterismo dopo i riferimenti alla magia bianca e alla magia nera nel precedente brano “Acida”, con l’immaginario che si rifà anche a Torino, la sua città d’origine.

Ciao Nane’! A chi è dedicata “Macumba”? Sei tu la vittima di questo ‘atto esoterico’?
⁠Ciao! “Macumba” parla del rapporto difficile avuto con mio padre, in questo caso le vittime siamo tutti e due.

A proposito di esoterismo, il nuovo brano segue “Acida” in cui c’erano riferimenti alla magia. Da dove arriva questo interesse per le arti oscure? C’entra forse la tua città d’origine, Torino?
Sono sempre stata affascinata da questo mondo, fin da piccolina mi informavo e cercavo riferimenti da praticare. La mia città è stata sicuramente d’ispirazione per i miei brani.

Ma “Acida” è un’altra canzone d’amore. Anzi della delusione di un amore. Non è mica la stessa persona da cui ha avuto origine “Macumba”?
No, “acida” racconta di un amore malato, “macumba” del rapporto tormentato con mio padre.

⁠Sulla copertina di “Macumba” indossi un copricapo con delle corna. Puoi dirci cosa rappresentano?
Rappresentano una “specie” di corona, come se avessi voluto incoronare e rappresentare il mio lato oscuro.

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