
Rose Villain in gara a Sanremo 2024 con “Click Boom!”, una canzone d’amore tra luci e ombre, che sarà contenuta nel nuovo album “Radio Sakura” fuori l’8 marzo. A ottobre il tour nei club
«Non sono progettata per piacere a tutti e io spero di non piacere a tutti». Invita a lasciare da parte le apparenze Rose Villain, per far sì che «la canzone resti l’unica protagonista» al Festival. La cantante milanese classe ’89, che ancora cavalca l’onda del successo del suo primo album “Radio Gotham”, uscito nel 2023 e si prepara al secondo progetto, rivela: «Ho vissuto 10 anni a New York, vorrei rappresentare l’Italia nel mondo dopo i Maneskin».
Arriva in gara a Sanremo per «esplorare quegli amori totalizzanti e luminosi». Durante l’incontro con i giornalisti, Rose Villain racconta “Click Boom!”, il brano che porterà per la prima volta in gara tra i Big alla 74esima edizione del Festival della Canzone Italiana. L’inedito sarà contenuto nel nuovo album “Radio Sakura” in uscita venerdì 8 marzo per Warner Music Italy (qui il presave) e che porterà live nei club a ottobre.

A Sanremo il proiettile d’amore di Rose Villain
«Il mio pezzo parla d’amore – racconta Rose Villain -, volevo esplorare quegli amori totalizzanti e luminosi per vederne il lato più oscuro». Parla di un «amore che porta ad annullarsi e a essere dipendenti dall’altro» anche se, a detta sua, «è importante mettere in luce quelle relazioni solide ma che fanno male». L’amore è un sentimento ingombrante, dice, «un bel proiettile». «Sono gelosa, mi annullo – racconta sulla sua relazione con il marito, il producer Sixpm – perdo un po’ di balance». Cita poi la frase di “Click Boom!” che racchiude tutto il suo pensiero: «Se non mi importa di te, non mi importa di me».
È tanta l’attualità nel brano. «C’è della tossicità in ogni relazione d’amore, bisogna un po’ sdoganarlo», continua la cantante. Accogliere che l’amore sia sempre «imperfetto» e che possa poi «migliorarsi e costruirsi». L’ispirazione? «Tutto quello che sta succedendo nel mondo e in Italia nell’ultimo periodo». Schierata in prima linea per i diritti delle donne, Rose Villain richiama una «qualità dei sessi» ma anche uno spazio per la donna «non perfetta», dai gusti non abituali («Sono vegana ma vorrei che il mondo fosse come me»).
chiamamifaro,
il nuovo EP “Default”
«Viviamo a galla, trasportati dalla corrente. Sopraffatti da tutto fino all’insofferenza»

Metà pop, metà urban
“Click Boom!” è la crasi di due canzoni. «Ho un piede nel pop e uno nell’urban», rivela Rose Villain che però non vuole rinunciare a nessuna delle sue due parti musicali. Ma il dualismo non è solo nel brano ma parte ancora prima dal suo nome d’arte: «Il mio nome rappresenta un lato nostalgico, dolce e sensibile; ma anche cazzuto e confident». Non c’è nessun rischio a portare un brano così all’Ariston, «solo entusiasmo».
