“Rosse di fumo” è il nuovo singolo di IoFortunato, progetto musicale solista del produttore, musicista e cantautore palermitano Fabrizio Fortunato, primo estratto dall’album dal titolo “La Guarigione”. Una canzone in cui l’amore è attraversato dal dubbio, dall’incertezza, dalla paura di perdersi e forse di non riconoscersi più.
Tra il 2019 e il 2020 sono nati i primi pezzi del disco “un po’ al pianoforte, un po’ alla chitarra insieme a qualche drum machine e qualche campionatore”, ci ha raccontato.
Ciao IoFortunato! “Rosse di fumo” è il tuo nuovo singolo, estratto dal disco “La guarigione”. Come nasce il progetto?
Prima sono nate le canzoni e non sapevo avessero fatto parte di un disco intero, cosi come non avevo pienamente a fuoco di che tipo di progetto stava per nascere. Sapevo di cosa volevo parlare e anche attraverso l’aiuto ho trovato sempre di più una direzione chiara. L’unione e la sinergia con altre anime, credo siano state alla base della nascita di IoFortunato.
Qual è il significato del disco? E come mai hai scelto questa traccia?
“La guarigione” è un disco che significa tantissimo per me, il mio primo da solista. È un disco che parla di sentimenti talvolta simili e talvolta contrastanti. È nato nel bel mezzo di una crisi globale, un momento storico difficile e l’arte in questo, trova sempre terreno fertile dove far germogliare qualcosa che possa lasciare un segno. La guarigione parla d’amore, di rabbia, delusione e speranza.
Ho scelto “Rosse di fumo”, perché è uno dei primi brani scritti, quello in cui posso riconoscere un inizio, il caos e la confusione da cui sono partito. Dentro c’è una tensione che attraverso la live session viene fuori fortemente, regalando un immagine e un luogo preciso a Rosse di fumo.
Amore e dubbio: come riescono a convivere e come può essere eliminata l’incertezza nel sentimento?
L’amore e il dubbio camminano insieme ma cambiano forma nel tempo che li attraversa. Oggi il dubbio è molto più esistenziale, l’essere padre mi ha reso ancora più innamorato, ancora più vulnerabile, una vulnerabilità che mi fa sentire molto più umano dell’invincibilità con cui mi vivevo l’adolescenza e i primi anni di gioventù. Eliminare l’incertezza nel sentimento è molto difficile ma se c’è qualcosa che può contrastarla, quella è solo la fiducia.
