Beatrice Pucci, “Indietro”: nostalgia come forza rigenerante

“Indietro” è il nuovo album di Beatrice Pucci, un nuovo e definitivo capitolo già anticipato dal singolo “Solo il tempo”.

Il disco di Beatrice Pucci esplora il lato oscuro ma consolatorio della nostalgia, in ognuna delle tracce esiste il desiderio del ritorno a qualcosa, a volte di indefinito, a volte è un “io”, che si confonde con un “tu”. Il tema del tempo è al centro di tutto, un tempo non lineare che si confonde tra passato e presente, è un luogo temporale indefinito in cui la musica prende vita. La nostalgia in fin dei conti può essere una forza rigenerante, ci si guarda indietro, per ricostruire il futuro.

Track by track

L’album inizia con “Solo il tempo”, l’apertura detta quali saranno i temi del disco, un viaggio
nel tempo. “Solo il tempo” ci parla di un’estate infinita con un tempo quasi immobile, in cui la
musica regna. E tra un’immagine e un’altra si arriva a “Rose”, una festa sul mare, accaduta
chissà quando, si mischia a ricordi più lontani dove, più che altro, restano profumi e
sensazioni. “Stanza verde”, si sviluppa su riflessioni su un “ritornare indietro” nonostante la
consapevolezza che non si possa più.

“Incendio” è come parlare nello spazio vuoto e vivere continue attese dietro a una porta, alla
fine, non si sa come, scoprire negli eventi un senso sì, ma del tutto misterioso. “Indietro” è il
cuore del disco, ci si pone domande sotto il cielo, ma sono domande del passato, si parla di
dubbi e di un’incertezza costante, ma anche la consapevolezza di una presenza viva che è
sempre qui. “Libertà” è fatta di nuove attese, stavolta diverse, chi è che sta aspettando
dietro quella porta?

“America”, è i desideri che non si possono rivelare. “Oro”, è una
canzone d’amore. “Compagnia”, è quella solitudine in mezzo agli altri, l’essere giovani alla
ricerca di anomalie. “Festa”, è di nuovo il mio compleanno? “Nove di mattina”, vorrebbe che
il mare trascinasse via tutto. “Prendere e andare”, un finale tra chitarre distorte e arpeggi impazziti dove il passato e il presente si incontrano, prima di salutarsi per mettere un punto, a tutte queste storie, e ripartire.

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