
Gli artisti in gara e i loro ospiti, nella serata dedicata ai duetti, hanno portato sul palco i simboli della campagna che vuole tenere alta l’attenzione su uno dei settori piรน penalizzati dagli effetti della pandemia: lo spettacolo dal vivo รจ un settore che da tempo necessita di una riforma strutturale e di un cambio di percezione volto a riconoscerne il valore culturale, produttivo – in termini economici e occupazionali – e sociale – come elemento di aggregazione di cittร , province e periferie.
Tutte le info suย www.idirittisonounospettacolo.it
La pandemia รจ stata e continua a essere per il settore culturale un acceleratore di consapevolezza: senza un intervento definitivo e il piรน possibile unitario, le conseguenze di questa crisi saranno drammatiche e avranno ricadute insostenibili sulla vita dei lavoratori, sulla salute dellโintero settore e sul PIL del nostro paese.
In questi lunghi mesi caratterizzati dallo stop forzato delle attivitร culturali abbiamo preso atto che teatri, cinema, live club e spazi culturali, nonostante si siano dimostrati luoghi sicuri, sono costantemente considerati attivitร produttive sacrificabili. Avvertiamo sempre piรน forte quanto questo settore abbia bisogno di essere compreso e considerato dalle istituzioni per poter ottenere un riconoscimento economico e sociale.
ร passato un anno. Non c’รจ piรน tempo.ย
La necessitร di questa ulteriore campagna sta non solo nei numeri – che dipingono una situazione drammatica per i lavoratori, le aziende e le realtร da cui รจ composto il settore – ma anche nella preoccupante mancanza, nel corso dellโultimo anno, di un metodo meno randomico di programmazione dei ristori e gestione delle risorse dedicate. A poco piรน di un anno dallโinizio del fermo non ci sono ancora ammortizzatori congrui per i lavoratori e le realtร del settore; i lavoratori subiscono ancora gli effetti di imperdonabili lungaggini nella ricezione degli indennizzi a causa dei ritardi da parte dell’INPS. Quello che ci si aspetta nelle prossime settimane รจ che il ministero si impegni a stabilire un meccanismo di ristori ponderati su fatturati e costi di struttura, incrociando i dati che ormai dopo un anno dovrebbe aver acquisito; che i ristori vengano distribuiti equamente tra le parti in causa affinchรฉ non siano piรน istituiti fondi di pari stanziamento che in un caso sono da dividere tra pochi e nellโaltro sono da dividere tra innumerevoli soggetti.
Il lavoro si basa su metodo e pianificazione ed รจ il momento per lo Stato di rispondere al settore con lo stesso rigore: organizzazione del cambiamento ossia individuazione dei temi specifici e calendarizzazione degli argomenti affinchรฉ la riforma di settore sia avviata definitivamente; creazione di unโagenda pubblica degli argomenti trattati e individuazione delle scadenze; adeguamenti dei protocolli agli spazi che – per la varietร di cui รจ composto il settore e per la particolaritร delle specifiche messe in scena – non sono tutti uguali, non possono essere accorpati e necessitano di linee guida differenti; accompagnamento alla ripartenza per chi apre pur di creare lavoro, regole chiare sul ristoro del mancato incasso e dei maggiori costi sostenuti per rispettare i protocolli sanitari.
LโUnione Europea ha giร dato raccomandazioni e indirizzi sulla necessitร e lโurgenza di dotarsi di uno Statuto Sociale degli Artisti. Sono state depositate in Parlamento proposte di legge sullo Statuto dei Lavoratori alle quali hanno collaborato molti operatori del settore ponendo al centro la discontinuitร , caratteristica principale del nostro lavoro.
Chรฉ i tavoli di lavoro giร istituiti partano da queste proposte per dare delle risposte strutturali che risolvano lโemergenza eย – attraverso la riforma –ย offrano una prospettiva certa al settore.
Non cโรจ piรน tempo!
