
A causa del Coronavirus (COVID-19) siamo quasi tutti sicuri che l’estate italiana 2020 sarร un’estate senza musica: no a festival, concerti, grandi e piccoli eventi.
Dopo il rinvio al 2021 di Europei e Olimpiadi, siamo in attesa di un posticipo (e purtroppo molti annullamenti) in blocco di tutti gli eventi musicali dell’estate che รจ quasi alle porte. Il Mi Ami, kermesse che da diversi anni inaugura la stagione estiva milanese, ha posticipato le sue date da fine maggio alla seconda metร di settembre e cosรฌ anche il Nameless Music Festival, a maggior ragione trattandosi di festival dell’area lombarda.
Il Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma รจ ovviamente annullato – lo ha preannunciato il patron Massimo Bonelli – ma restiamo comunque in attesa di comunicazione ufficiale. I tour nei teatri, nei piccoli e grandi club sono stati posticipati all’autunno – Willie Peyote, Marco Masini, Raf e Tozzi, Subsonica, Elodie, Gemitaiz e MadMan, Francesco De Gregori – e i grandi artisti internazionali hanno rischedulato le loro tappe italiane per il 2021 – Dua Lipa, Queen + Adam Lambert, Eric Clapton.

Ma i festival estivi?
Non mi sento al momento di dare una risposta definitiva anche se, quasi con ogni probabilitร , verranno annullati per direttive di promoter, location e management. Per la sicurezza di pubblico, artisti e personale, le rassegne come Lucca Summer Festival, Rock In Roma, Milano Summer Festival, Collisioni, Tener-a-mente, Pistoia Blues, Umbria Jazz e tante altre non vedranno la luce nel 2020 ma slitteranno – o addirittura saranno ri-editate da zero – al 2021.
Il 2020 eventistico sarร cosรฌ cancellato dalla memoria comune. Ma solo quello. Non verranno dimenticate certamente le migliaia di persone decedute a causa del virus che sta colpendo l’80% dei paesi del mondo. Un nuovo ‘olocausto’ ma in questo caso il nemico non รจ visibile ma รจ silenzioso e meschino.

Parlando di festival estivi devo dedicare un capitolo a parte per i due piรน grandi, I-Days e Firenze Rocks, con un’affluenza prevista di oltre 250.000 persone ciascuno.
La rassegna milanese vede una lineup composta da nomi come System Of A Down, Aerosmith, Foo Fighters e Vasco mentre per il festival toscano ci sono Green Day, Guns ‘N Roses, Red Hot Chili Peppers e il Blasco nazionale.
Mezzo milione di persone distribuite tra Visarno Arena (Firenze) e Rho Fiera (Milano), ve le immaginate?
Io no. Perchรฉ a mio avviso non ci sarร assolutamente possibilitร che i due assembramenti possano crearsi.

I grandi concerti outdoor?
A giugno e luglio sono previsti innumerevoli concerti all’aperto. Forse la stagione piรน ricca degli ultimi anni dal punto di vista dei live. ร l’estate che, per forza di cose, sarร costretta ad essere annullata o posticipata.
A San Siro per esempio dovrebbero andare in scena artisti come Salmo, Max Pezzali, Cesare Cremonini, Tiziano Ferro mentre piรน in generale nelle grandi arene e stadi d’Italia si attendono Gianna Nannini, Vasco Rossi, Ultimo, Lana Del Rey, Kiss, Billie Eilish, The Killers.
Solo per dirne alcuni.
Da settembre – “se” tutto ripartirร da settembre – potrebbe esserci da subito una potentissima iniezione di liquiditร che le persone metteranno da subito in circolo recuperando il tempo perduto tra ristoranti, viaggi, concerti, cinema e quant’altro, riportando giร entro la primavera del 2021 una situazione economica pressochรฉ discreta. Ce lo auguriamo tutti almeno.

E per la prossima stagione si preannuncia una serie lunghissima di sold out: la gente ha voglia di divertirsi e uscire di casa, per ogni tipo di evento.
E i Pearl Jam?
Siamo seri, รจ veramente difficile che la band di “Gigaton” tenga il concerto del 5 luglio a Imola.
Perchรฉ?
In primis i Pearl Jam hanno giร iniziato a posticipare all’autunno le date primaverili poi la band proviene da Seattle, uno dei piรน grandi focolai d’America, e la discesa della curva di contagio sarร molto lenta da quelle parti.

Intraprendere un tour mondiale – e tutte le date in spazi da piรน di 50mila persone – in estate non sarebbe intelligente e potrebbe far scoppiare nuovi contagi in ogni parte del mondo. Penultimo punto: Imola รจ in Emilia-Romagna, una delle Regioni piรน colpite dal contagio da COVID-19 ed รจ praticamente impossibile che quasi 100.000 persone si ‘accatastino’ nel mese di luglio.
Ultimo punto: la gente ha paura. Paura del contagio. Paura di tornare cosรฌ presto in contatto con persone sconosciute – ma anche amiche – e dell’imminente riapertura delle varie attivitร economiche. Ci vorrร del tempo prima che ogni persona ritorni a fare la propria vita di sempre.
Probabilmente dopo l’estate. Ma nulla รจ sicuro.

Si ripartirร dunque a settembre?
Sรฌ. Ma no. I concerti potranno pure ripartire a settembre ma il pubblico forse no. Ma di mezzo ci sarร agosto che potrebbe giร creare assembramenti in localitร marittime e si avrร l’impressione di essere tornati alla vita di sempre.
Oppure saremo chiusi in casa ancora per l’epidemia.
Risultato?
Ancora niente concerti.

L’idea generale – e che tutti ci auguriamo – รจ quella che da settembre possano riaprire tranquillamente le scuole, le universitร , i negozi, i ristoranti, i bar, le attivitร commerciali e non ci sia piรน paura degli spostamenti da un paese all’altro dell’Europa. Sรฌ perchรฉ negli Stati Uniti e nel resto del Mondo probabilmente si andrร ancora cauti e molto, molto lenti.
Chi vivrร vedrร . Perรฒ per ora cerchiamo di sopravvivere e #restiamoacasa.

Ce lo auguriamo tutti