โ€œIl Riff di Marco Mengoniโ€, sesta puntata: ospite Vincenzo Mollica

Dopo le puntate con Antonio Dikele Distefano e Alessandro Cattelan, Marco Mengoni torna con la sesta puntata del podcast โ€œIl Riff Di Marco Mengoniโ€: ospite il giornalista Rai Vincenzo Mollica.

Racconta lโ€™artista di โ€œAtlanticoโ€:

โ€œHo conosciuto Vincenzo Mollica dieci anni fa, quando ero allโ€™inizio della mia carriera, in questi anni di domande me ne ha fatte tante. Per questo Riff si sono invertiti i ruoli perchรฉ sono stato io ad intervistare Vincenzo.โ€

Vincenzo Mollica ha deciso di raccontare alcune delle storie meravigliose che compongono la sua vita e la sua carriera:

โ€œLโ€™artista vero non cambia mai perchรฉ ha i suoi tempi e non si fa mai imporre i tempi della contemporaneitร , perchรฉ lโ€™artista vero vive senza tempo e segue il suo tempo interiore che รจ un altro tempo, รจ il tempo dellโ€™arte. Tutti questi tecnicismi, questa ossessione per la velocitร  ti aiuta solo per una cosa: a non capire. Noi non dovremmo accelerare, dovremmo rallentare se vogliamo realmente capire qualcosa di quello che sta succedendo. La tecnica รจ utile, ma non รจ tutto. Se quella tecnica non viene riempita di sostanza, rimane un tubo vuoto che non ha niente da esprimere, non ha niente da dire. Per cui, il tempo che io sento e che cerco รจ quello che gli artisti, quelli veri, mi fanno respirare. A me piace quel tempo lรฌ. Non mi piace il tempo a misura di telefonino. I telefonini fanno il loro lavoro ma io non posso essere schiavo di un telefonino che mi dice come mi devo fotografare o con che velocitร  devo parlare perchรฉ se no, non entro nel minuto che mi รจ stato concesso o nelle due righe che mi sono state date. La nostra vita ha un grande privilegio: potersi esprimere in maniera libera. E deve fare sempre questo: esprimersi in maniera libera, creare in maniera libera, vivere in maniera libera. Questa รจ la cosa piรน importante. Il tempo della vita e il tempo della storia non sempre coincidono, ma quando coincidono รจ un bel tempo.โ€

Chiacchierando sulla preparazione culturale delle nuove generazioni,ย Vincenzo Mollicaย ci descrive come sono per lui i ragazzi di adesso, con la dolcezza di chi non smette mai di stupirsi ed incuriosirsi:

โ€œ[โ€ฆ] i ragazzi mi vengono a chiedere di Fellini, di Pazienza, di Hugo Pratt, di Fabrizio De Andrรฉ, mi chiedono tante cose, sanno che ho conosciuto queste persone. Io ho molta fiducia in questi ragazzi, รจ vero che siamo circondati da musiche che volano, da liberi pensatori inutili, che siamo circondati da chincaglierie che manco ai mercati generali, perรฒ รจ anche vero che bisogna saper guardare per cercare le cose belle e le cose belle ci sono. [โ€ฆ] io vedo poco da tanto tempo, da ormai 4 anni, e i miei occhi sono molto annebbiati perรฒ ho una piccola lineetta, una piccolissima lineetta che gira nel mio occhio destro, lโ€™unico da cui percepisco qualcosa, che mi permette ogni tanto di vedere qualcosa di quello che ho davanti a me, quella piccola lineetta trovo che sia la migliore metafora di questo tempo. Cโ€™รจ tanta nebbia intorno a noi, ma proteggiamola, teniamocela da conto quella piccola lineetta di vista nostra, personale, che ci somiglia, teniamocela da conto, perchรฉ lรฌ cโ€™รจ la vera vita e cโ€™รจ il modo di guardare. Perchรฉ guardare รจ importante quanto sentire, quanto ascoltare, ma soprattutto sentire qualcosa che รจ piรน importante di tutto che poi รจ il tempo del nostro cuore. Il tempo del nostro cuore non appaltiamolo agli altri, godiamocelo.โ€

Ascolta la sesta puntata de โ€œIl Riff di Marco Mengoniโ€.

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