AimaD, vero nome Damiano Bonaventura Casicci, è uno dei nuovi nomi della scena trap italiana. Ternano, classe 2000, si differenzia dagli altri suoi colleghi per l’assenza di dissing (l’insulto nel rap) nei suoi testi ma anzi la condivisione di valori quali l’amore, la gioia e la libertà. Una vena pop più articolata si fa spazio tra le rime cantate del diciottenne umbro grazie all’aiuto del vocoder, rendendo il tutto più melodico e decisamente romantico. Si chiamerà “La Follia Dell’Esistere” il suo album d’esordio in uscita nelle prossime settimane, frutto di mesi di appassionato lavoro in studio i cui testi sono interamente composti dal giovane AimaD e le musiche – così come tutti gli arrangiamenti – sono stati ideati e registrati dal beatmaker e producer D.a.D e conterrà i singoli “Ciò Che Sarà”, “Il Cielo Non C’è” e “Ilary”.
In un momento in cui la trap spopola in Italia e divora letteralmente gli altri generi musicali, AimaD vuole farsi strada seguendo un ideale di musica positivo, pop e propositivo, in controtendenza con i testi degli altri suoi colleghi: non esiste più la difficoltà della provincia italiana ma il racconto autentico di un pezzo di vita, in questo caso quella del centro Italia e non quella milanese, cliché ormai quasi dato per scontato nella trap. AimaD comunica senza filtri né censure le storie d’amore (“Ilary”), il tempo e i ricordi passati nella provincia (“Il Cielo Non C’è”) e la voglia di rivalsa per un futuro limpido, lasciandosi alle spalle amenità e paure (“Ciò Che Sarà”) con un unico comun denominatore: lo storytelling.
Raccontarsi e raccontare per rimanere sempre autentico.
Guarda i video di “Il Cielo Non C’è” e “Ciò Che Sarà”.
Il terzo singolo di AimaD è “Ilary”, un brano dalle influenze pop, ispirato dalle migliori canzoni hip hop dedicate alle donne (ispirato da “Giusy” di Ultimo e “Mery” dei Gemelli Diversi) e racconta il feeling immediato e ingestibile che può scatenare l’incontro con una ragazza. Il video è diretto da Daniele Cruccolini e Filippo Micciarelli e potete guardarlo di seguito.
