Samuele Proto: «Fisso l’uragano nella mia mano. La mia generazione? Figlia della superficialità»

Samuele Proto è tornato con “Orologio atomico”, un singolo dedicato all’ansia, di come certe volte si rimanga bloccati in determinati stati d’animo ed in alcuni pensieri. Ad ognuno di noi capita di pensare più del dovuto e poi dover respirare per riacquistare la calma e riequilibrarsi.

Fortemente appassionato ed influenzato dalla musica blues, Samuele Proto unisce la “musica Suonata” dal sound americano al Cantautorato italiano. Dall’unione di questi due elementi nascono le canzoni di Samuele, un progetto particolare e personale che trova nelle parole e nelle atmosfere il proprio punto di forza. Samuele non è solo un artista che fa musica, è un artista che ci racconta una storia, un viaggio, dei sentimenti, dei modi di vivere quotidiani, semplici e puri. Inoltre, il suo progetto, in collaborazione con Eko Guitars, è come uno specchio per l’anima. 

Come nasce l’idea di questo ‘orologio atomico’?
“Orologio atomico” nasce in seguito ad una riflessione fatta sul “rimuginare” delle cose che da sempre mi porto dietro. Più volte mi sono chiesto se fosse veramente possibile fermare i pensieri, concentrarsi su qualcosa di specifico per evitare cosi di appesantire se stessi. E da qui nasce il testo che parla appunto della volontà di fissare un uragano che gira sul palmo della mano per poi arrivare a pensare se girerà per sempre.

In un mondo in cui regna la FOMO, tu senti di fare un passo indietro dalla socialità. Come mai?
Lo faccio perché crescendo mi rendo conto di quanto sia impossibile e insensato andare dietro ad un mondo che viaggia troppo veloce e che per farlo ovviamente si porta dietro solo le cose meno pesanti, la superficialità. Tutti dovremmo fare un passo indietro per capire che la nostra generazione è figlia della superficialità. L’unico modo per capire il proprio percorso è scendere da questo treno e vederlo passare.

Samuele Proto - Orologio Atomico (Official Videoclip)

Canti “Mi sento cresciuto abbastanza per potere a tornare a parlare di tematiche senza rilevanza”. Quali sono queste tematiche?
Il meteo, il cibo, le storie. Tutte le cose che si raccontano per noia e che ormai non si raccontano più perché non ci si annoia più.

Quali sono i tuoi metodi per riequilibrarti e riacquistare la calma?
Scrivo, canto, sto con i miei cari. Più che altro cerco di tornare all’essenziale e all’importanza delle piccole cose.

RispondiAnnulla risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.