Jany McPherson, la pianista cubana per la prima volta a Milano

Jany McPherson - Foto di Arturo Di Vita
Jany McPherson – Foto di Arturo Di Vita

Il 19 aprile la pianista, cantante e compositrice cubana Jany McPherson si esibirà per la prima volta in un doppio set, alle ore 20:30 e alle ore 23:00, al Blue Note di Milano (via Pietro Borsieri, 37). Biglietti disponibili sul sito ufficiale del Blue Note.

L’artista cubana suonerà dal vivo i brani del suo nuovo album “A Long Way”, oltre a pezzi tratti dal precedente “Solo Piano!”, nominato al Cubadisco International 2024 e proporrà alcune rivisitazioni personali di grandi standard internazionali. Ad accompagnarla sul palco, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

“Sono estremamente felice ed emozionata di suonare al Blue Note, un luogo così iconico nel panorama musicale – afferma Jany McPherson – Per la prima volta avrò il piacere di suonare a Milano dal vivo il mio ultimo album, “A Long Way”, e non c’è nulla di più speciale che condividere con il pubblico il frutto di un lungo e profondo lavoro creativo. Il Blue Note rappresenta un punto di riferimento, un palco dove la musica vive in tutta la sua forza, e poter presentare il mio lavoro in un contesto del genere è un’opportunità incredibile per connettermi con il pubblico e far sentire la mia musica in un ambiente che celebra la qualità e l’autenticità del jazz”.

Chi è Jany McPherson

Jany McPherson si sta rapidamente imponendo sulla scena jazz internazionale, al punto da collaborare con artisti del calibro di John McLaughlin che, nell’estate del 2022 l’ha invitata come “Special Guest” in alcune prestigiose manifestazioni come Festival come North Sea Jazz e Montreux Jazz. Colpito dal suo talento, McLaughlin l’ha poi voluta in pianta stabile nel John McLaughlin Quintet, come pianista e cantante, per tutti i concerti del suo “The Liberation Tour”, e ha suonato in “Tú y yo”, una traccia dell’ultimo album dell’artista cubana.

L’innato senso ritmico derivato dalla sua terra natia, la profonda e toccante intensità interpretativa delle sue ballad, l’aspetto melodico sempre in primo piano, la capacità di rendere ogni brano facilmente memorabile, gli inaspettati cambi di atmosfera e le travolgenti progressioni armoniche e melodiche della sua musica, ricca di sfumature e di una gamma cromatica unica, insieme all’originalità del fraseggio e del linguaggio improvvisativo, definiscono l’unicità e la riconoscibilità del suo stile pianistico e compositivo, capace di catturare l’essenza delle sue origini senza mai cadere in cliché o stereotipi.

RispondiAnnulla risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.