
«Una canzone che mi ha dato delle vibes incredibili. Nel team si sono accorti di questo e qualcuno ha detto: lo mandiamo a Carlo Conti per Sanremo?». Racconta così Giorgia la nascita de “La cura per me”, il brano inedito con cui sarà in gara al prossimo Festival di Sanremo dall’11 al 15 febbraio.
Una scelta «giusta» a detta della cantante romana che dopo la kermesse sarà in tour per i 30 anni di “Come Saprei” nelle arene storiche e poi nei palasport. Ma prima, su quel palco dove tutto è iniziato, «sarà speciale», tra ansia e poesia.
Un 2024 da incorniciare
«Il Sanremo di quest’anno nasce dall’anno scorso. Devo ringraziare Amadeus: condurre è stata un’esperienza incredibile e poi sono arrivate altre cose come una serata con Il Volo e poi soprattutto X Factor. Parallelamente il percorso musicale non si è fermato: ho trovato una connessione con Slait e il suo team. Abbiamo trovato subito una sintonia ed è nata “Niente di male”».
Continua la cantante romana: «Quasi contemporaneamente mi ha chiamata Ferzan Ozpetek chiedendomi di creare la colonna sonora per il suo ultimo film Diamanti».
“La cura per me” scritta da Blanco e Michelangelo
«C’è un’evoluzione nell’interpretare, nel modo di cantare: il testo, che ha scritto principalmente Blanco, mi ha stupito per consapevolezza. Avrei voluto scriverlo quasi tutto io. Oggi ci sono tante sfaccettature nella “gestione del dolore e dell’amore”: qui si capisce che sia necessario anche agire».
E su Blanco e Michelangelo continua a raccontare Giorgia: “Mi piace confrontarmi con i giovani e con la musica che cambia. Oggi si lavora tanto sulle armonie: il cambiamento paradossalmente è un riscoprire qualcosa tendente al passato. Entrambi sono professionali, Blanco ha un talento e una sensibilità particolare per la scrittura».
Giorgia: «Non penso alla vittoria ma…»
«Non penso alla vittoria: a Sanremo è giusto che vincano i giovani. La cosa che mi interessa personalmente è fare bene in gara, senza pensare al risultato. Sanremo può farti bene lanciandoti verso i live». “La cura per me” sarà una canzone, come spiega Giorgia, che «mi consente di avere apertura vocale e una scrittura stretta e sillabica».
Ribadisce: «Andare a Sanremo non era nei programmi. Ora sto vivendo una fase di carriera di sperimentazione e nuove canzoni. Sottoporre questa canzone a Carlo Conti è stato quasi istintivo: cercherò di godermi il Festival mettendoci anche tanta della mia esperienza, anche se so che inevitabilmente non sarà facilissimo perché il palco di Sanremo è sempre particolare».
