Renzo Rubino: «”Il silenzio fa boom” è quel momento in cui due persone si innamorano»

Renzo Rubino

Un ritorno dopo sette anni dedicati a Porto Rubino. “Il silenzio fa boom” è il nuovo album di Renzo Rubino e descrive «quel momento esatto in cui due persone si stanno innamorando» ma anche «quel momento in cui prendi per la prima volta in braccio tuo figlio o – nel suo caso, un nipote».

Un suono antico ma moderno, capace di emozionare e coinvolgere. Un suono che affonda le sue radici nella tradizione musicale italiana, un patrimonio prezioso da salvaguardare e valorizzare. La scelta di suonare con la Sbanda è, per Renzo Rubino, un omaggio a questa tradizione e un modo per darle nuova vita.

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"Il silenzio fa boom" copertina album Renzo Rubino

La scelta della Sbanda

Nel cuore de “Il silenzio fa Boom” pulsa la forza della Sbanda, che accompagna Rubino nei 10 brani che compongono il disco. Una formazione unica nel suo genere, che rievoca l’anima della banda di paese, con i suoi componenti provenienti da diverse parti d’Italia e uniti dalla passione per la musica.

Non musicisti professionisti, ma persone comuni che, come il panettiere, il macellaio o l’assicuratore, si ritrovano a suonare per ricrearsi dagli impegni quotidiani. «Mi ha aperto un mondo», racconta Rubino. Una vera follia quella di chiamare una banda intera ma «poteva essere il mio futuro».

Renzo Rubino: «Un disco di altri tempi»

«Un disco antico nelle sonorità ma non prettamente popolare, gioioso, felice. Ma che ha un po’ di elettronica e che parla di sentimenti che puoi vivere in piazza, legati alla passione, al desiderio, al sacro». Insomma, come racconta Renzo Rubino, «un disco di altri tempi». Dagli ascolti di musica sudamericana, di mariachi, «avevo voglia di fare un disco del Sud», continua l’artista pugliese, «che puoi ascoltare con un bel bicchiere, guardando il mare».

All’interno del disco ci sono due canzoni dedicate a due essenze, “Charpentier” e “Patchouli”. «Mi piacciono i profumi – sottolinea Renzo – mi piace che qualcuno possa prendersi cura di sé stesso, anche con una buona colazione o leggere un buon libro. Vanità significa anche curare la propria mente».

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