Ludia Venus: «Sognatrice in amore, ora vi porto il mio R&B»

Ludia Venus "Pianeta"

“Pianeta” è il nuovo singolo della giovane cantautrice di Novara Ludia Venus. Il brano racconta le sensazioni che si provano quando si sta conoscendo un nuovo amore, la sensazione di “testa staccata dal collo” perdendosi nei propri pensieri e nelle proprie paranoie.

Prodotto dall’americano Ruben Wiersinga, “Pianeta” è un brano intimo e universale, che unisce la sensibilità artistica della cantautrice alla potenza espressiva dell’r&b americano, uno dei generi a cui l’artista si sente più legata. Ludia Venus ha presentato live “Pianeta” all’Ostello Bello di Milano Duomo.

Ludia Venus: l’intervista

Ciao Claudia! Come nasce il brano? “Pianeta” parla di una tua infatuazione?
Apro youtube e scrivo “kehlani type beat” che è una delle mie artiste R&B preferite in assoluto. Sentivo questo bisogno di ricominciare a scrivere e in due secondi mi innamoro del beat, contatto il produttore e decidiamo di collaborare. Io sono un po’ una sognatrice soprattutto in amore quindi sicuramente il “daydreaming” mi aiuta tanto quando si tratta di rimuginare sulle emozioni e sui sentimenti.

Sei al lavoro sul tuo prossimo progetto. Che sound avrà?
Il disco viaggia tantissimo tra diversissime grammatiche musicali del mondo. Ci sono pezzi fortemente pop, dell’r&b puro e dei pezzi con strumenti e suoni orientali (sitar, melismi arabi). Mi piace viaggiare tantissimo anche con la musica ma l’R&B e il soul sono il filo conduttore del progetto.

PIANETA

Da dove nasce il tuo amore per l’R&B? Quali sono i tuoi artisti preferiti?
Mio padre era un musicista di sax contralto per cui la musica che girava in casa era principalmente Funk, Soul e R&B e da sempre mi sono sentita molto legata a questi generi. I miei preferiti sono Brent Faiyaz, Chris Brown, Kehlani, SZA, Alicia Keys e Christina Aguilera. I principali, poi ce ne sono 10000 altri ma dovrei farvi una lista della spesa per intenderci!

Pensi che ci sia spazio per un R&B stile americano in Italia?
Io credo che proporre delle cose che esistono già ma in lingua diversa forse potrebbe suonare poco genuino, credo che noi artisti “R&B” italiani dobbiamo cercare la chiave di lavoro che funziona per la nostra lingua e le nostre melodie.

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