
“Sbarco” รจ l’inizio di un nuovo viaggio per il pianista e compositore italiano Angelo Trabace, un primo singolo che รจ un’esplorazione intima che approda in un tempo sospeso, apparentemente immobile ma capace di mettere in moto nuove occasioni che anticipa lโuscita nei prossimi mesi del primo album
Un cammino introspettivo <<che mi ha aiutato a fotografare da dove vengo, forse per capire meglio dove voglio andare>>. Cosรฌ annuncia il brano il pianista di alcuni fra i progetti di maggior pregio autorale della musica italiana – Dimartino, Vasco Brondi, Francesco Bianconi – con una formazione classica al Conservatorio di Matera, radici lucane, milanese di adozione.
Angelo Trabace coniuga la matrice culturale paesana, folkloristica, popolare fatta di “sud e magia” con la ricerca contemporanea, il nuovo folk, il pop d’autore, la formazione classica con l’improvvisazione jazz e la musica del grande cinema italiano, le crepe del Sud e le nebbie del Nord.

Uno “Sbarco” immaginario e onirico capace di far incontrare Debussy e Cipriani, Glass e Carpi:
“Scrivendo questi pezzi รจ come se avessi compiuto un atto intimo di libertร . Ho provato a suonare ciรฒ che ho ascoltato dentro di me, ad abitare me stesso, affrontando la mia paura piรน grande che era quella di essere giudicato. Ho messo a tacere il Maestro interiore, il complesso di inferioritร che deriva dallo studio dei classici, i limiti imposti dai generi e dalla musica ‘colta’ intesa spesso come competizione e non come confronto creativo. Per la prima volta sto guardando il pianoforte non soltanto come un antico mostro da affrontare con โrigore e disciplinaโ, ma come un mezzo, che poi รจ quello che realmente รจ: un semplice strumento.”
Ascolta “Sbarco” di Angelo Trabace.
