Charles Muda e la sua โ€œPop Artโ€: i colori del Giovane Carlo

Charles Muda "Pop Art" recensione End of a Century

โ€œPiacere mi presento sono Mudaโ€

Charles Muda (vero nome Carlo Barboni) fa il suo vero e proprio esordio nel mondo musicale con โ€œPop Artโ€, EP di 6 tracce veloci e che arrivano dritte alle sinapsi.

Dopo i remix di โ€œOliviaโ€, โ€œOn My Ownโ€ e โ€œLetโ€™s Goโ€ sulle note di โ€œFirst Dateโ€ dei Blink 182, si va delineando la figura del cyberpunk con lโ€™attitudine da popstar. Muda si presenta e si racconta in un dipinto di sei colori di quellโ€™arte rivolta alla massa e non al singolo individuo: la Pop Art. Il boom economico dei fifties espresso nellโ€™arte fatta grande da Andy Warhol e Roy Lichtenstein ombreggia tra le rime autobiografiche e lโ€™autotune per una vera e propria rinascita artistica di un punk adattato ai tempi moderni.

Il โ€œGiovane Carloโ€ (questo รจ il significato di Charles Muda in indonesiano) racconta la sua visione del mondo con musica, immagini e marketing creativo. Musica quindi come libertร  dโ€™espressione piรน pura e naturale: ad ogni canzone di โ€œPop Artโ€ รจ stata associata unโ€™icona dei 50โ€™s e una sua frase memorabile. Bob Dylan, Edie Sedwick, Andy Warhol, Judy Garland, Paul Newman, Elvis Presley.

Tutti artisti nati dal nulla e diventati icone della cultura popolare, โ€˜di massaโ€™, che hanno rappresentato cittร , momenti di vita, moda e comunicazione nella sua piรน larga accezione del termine. E Muda prosegue sulla strada lasciata dai grandi per costruire un futuro splendente tra immagini evocative, racconti e colori di un ventiduenne punk ma che vuole diventare al piรน presto una popstar.

Ascolta โ€œPop Artโ€ di Charles Muda.

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