Kollectors: “Creiamo Musica Per Portare Chi Ascolta In Luoghi Lontani”

Mike Dem, Davide Ferrario e Viel sono il collettivo di dj e producer deep house Kollectors e hanno debuttato da poco con l’EP “Tangerine Tango” per Individual Music.

Le tracce dell’EP sono due, “Tangerine Tango” e “Yak”. Il primo si muove tra entusiastiche melodie deep house e un tocco di flamenco mentre il secondo ha uno strato melodico più profondo.

Abbiamo intervistato i Kollectors sul loro incontro, sull’EP e sul futuro del collettivo.

Kollectors intervista End of a Century

Mike Dem, Davide Ferrario e Viel, produttori, dj e musicisti: ecco i Kollectors. Come vi siete incontrati? E come è nata l’idea del trio Kollectors?

Ci siamo incontrati nel corso di un pregresso progetto artistico realizzato per l’etichetta discografica Sudafricana INDIVIDUAL. Lavorare insieme ha immediatamente delineato una forte affinità musicale ed interpersonale. Il progetto Kollectors è stato dunque la naturale evoluzione di una sintonia creativa, l’incontro tra professionalità diverse in termini di età e percorso ha permesso di aggiungere alla pluriennale esperienza di Davide e all’innovativa visione del settore di Mike, la giovane creatività di VIEL. Così sono nati i Kollectors un progetto unico in Italia che ha l’ambizione di riscrivere le regole dell’elettronica.

Il nome dell’EP, “Tangerine Tango”, deriva dal colore Pantone?
Proprio il ‘tangerine tango’ (tra il rosso e l’arancione) è stato colore dell’anno 2012, descritto come “sofisticato ma al tempo stesso seducente e ad alto impatto”, usereste questa descrizione anche per l’EP? 

Assolutamente si, ad ispirare il titolo dell’EP è stato proprio il colore Pantone. È sempre molto difficile dare il giusto titolo rischiando di andare fuori tema. La musica è ricca di sfumature di colore e già dalle prime note ci è stato chiaro che il nostro lavoro fosse tinto di Tangerine Tango. Un colore che per tradizione simboleggia la passione e la capacità umana di spingersi, talvolta anche con incoscienza, oltre i propri limiti . Un colore che per noi rappresenta pienamente l’intenzione con cui è stato pensato questo EP: un concentrato di passione ed coraggiosa incoscienza che speriamo ci porti a spingerci sempre oltre.

Con i brani “Tangerine Tango” e “Yak” ci avete dato un assaggio della vostra musica: tra deep house, elettronica, un po’ di synth 80s e afrobeat. Come continuerà la vostra avventura? Album, tour…

Nonostante la volontà di dare il via ad un tour fosse l’idea iniziale del progetto purtroppo – vista la contingente situazione sanitaria – abbiamo dovuto rimandare… ma solo per il momento! Intanto continuiamo il nostro lavoro di ricerca di sonorità inedite per creare un album di cui al momento possiamo ben poco anticiparvi.

La sensazione che mi danno i brani dell’EP è quella di un meraviglioso viaggio nel deserto del Sahara. Siete d’accordo? A voi invece quale paesaggio ispirano i brani?

Ad accomunarci oltre la passione per la musica è quella per il viaggio alla scoperta di luoghi lontani … ed era proprio questa la nostra intenzione: creare musica capace di portare chi la ascolta in un viaggio attraverso il deserto, le montagne del Tibet o qualsiasi cosa vi piaccia immaginare..

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