
Prende il via โQuello Che Contaโ, il nuovo progetto discografico di Ginevra Di Marco interamente dedicato al cantautore Luigi Tenco: da venerdรฌ 15 maggio parte il crowdfunding su www.produzionidalbasso.com.
In attesa del nuovo album โ e in accompagnamento alla campagna di crowdfunding โ Ginevra ha deciso di pubblicare online una toccante versione live di โQuello Che Contaโ che Tenco interpretรฒ nel 1962.
Ginevra Di Marco parla cosรฌ del progetto legato a Luigi Tenco:
โAnche in tempi di solitudine โ diceva Luรญs Sepulveda โ bisogna raccontare.
Aveva ragione.
Abbiamo deciso di ripartire da qui. Ora. E di farlo per noi, per ricominciare e darci una possibilitร . Per le persone che ci hanno chiesto di esserci, e che abbiamo sentito vicine anche nei giorni piรน neri, dove tutto sembrava svuotarsi di senso.
E poi รจ primavera e tutto intorno ci suggerisce di rinascere.
Vogliamo provarci allora, con il sorriso di questi giorni e con un nuovo progetto, un viaggio attraverso le canzoni di Luigi Tenco che hanno accompagnato lโultimo anno di musica e concerti.
Il 21 marzo del 2018 Luigi Tenco avrebbe compiuto ottantโanni e NEM (Nuovi Eventi Musicali) ci propose di rileggere parte del repertorio di Tenco creando una collaborazione trasversale tra musica classica e moderna. Qualche concerto in trio e quartetto classico con le partiture di archi originali appositamente riscritte per noi.
La proposta ci trovรฒ entusiasti e spaventati allo stesso tempo, succede sempre cosรฌ quando sappiamo che andremo a toccare un grande artista. Ma gli anni ci hanno insegnato che quello che conta รจ la misura in cui si ama qualcuno e la sua arte. Piรน ne siamo innamorati piรน accade che lo si riesca a interpretare e a restituire con personalitร .
E noi Tenco ce lo abbiamo dentro, infuso e respirato negli anni dellโinfanzia e prima adolescenza, allontanato e quasi ripudiato nello spirito ribelle dei ventโanni per poi arrivare a farci i conti in etร piรน matura, quando capisci che per andare avanti e capire il presente devi volgere lo sguardo indietro.
Luigi Tenco lo abbiamo cantato, ricordato e inserito anche nei dischi di questi ultimi anni, riconoscendogli il merito di essere stato uno a cui non interessava la sicurezza di linguaggi precotti, men che meno pensare alle mode: nella sua musica sperimentava soluzioni inedite mescolando beat, rock, strumenti classici e incursioni nella musica popolare con il piglio e la sensibilitร di uno che sta guardando oltre. Tenco era il cantore dellโesistenza ma scriveva quello che sentiva, sia che raccontasse i turbamenti dโamore che gli ideali sociali e politici, scrivendo tante canzoni manifesto di contestazione.
Combatteva a modo suo, il piรน delle volte disertando. Unโanima militante capace di schierarsi contro ogni sopruso, senza retorica. Lโho amato anche per questo.
E poi cโรจ la parte mia piรน intima affezionata a Tenco, cantore di quella malinconia indefinibile che ha sempre pervaso il mio sentire la vita e dove ora affiorano ricordi di infanzia, frammenti di giornate trascorse, lโodore di casa, memorie emotive legate alla mia famiglia, verso la quale ora, alla soglia dei cinquantโanni, guardo con tenerezza e gratitudine.

