
I giochi sono fatti. Perlomeno la prima parte. Chiuse le audizioni e conosciute da parte dei giudici le categorie (Gruppi per Samuel, Over per Mara Maionchi mentre a Mailka e Sfera toccano le due categorie Under con i maschi alla cantante milanese e le femminile al trapper), ora inizia il vero cammino verso i live.
Spazio quindi ai bootcamp e al temutissimo, malvagio gioco delle sedie per effettuare un prima scrematura e individuare i veri papabili per la gara. Intanto altri talenti sono finiti nel calderone dei pretendenti ma ancora allโorizzonte non si vede la potenziale bomba. Arrivati a questo punto, lโeventualitร che โ salvo guizzi โ si possa cadere in abbiocco nel corso delle puntate sale vertiginosamente. Qualcuno ci salvi! E meno male che il pazzo e pazzesco Damiano o la dadaista Gianduiotta con il suo Rino Gaetano rivisitato con spruzzate di torinesitร (โchi ama un pupazzo/chi va a Porta Palazzoโ, canta a un certo punto della sua โMa il cielo รจ sempre piรน bluโ), oltre alla carrambata di Achille Lauro a inizio puntata, portano una bella sveglia allโaddormentato spettatore.
Facezie a parte, tante le note di merito della serata a partire da Michele Sette, romano originario della Costa dโAvorio e super voce che mette tutti dโaccordo. E ancora, Daniel, corista lo scorso anno nellโospitata di Ed Sheeran e oggi al suo tentativo da solista ottimamente riuscito; o la giovane Beatrice che si disimpegna alla grande con una gigante della canzone come Joan Baez. Palma di mvp della serata, a umile opinione di chi scrive, a Gabriele Troisi e alla sua grande interpretazione di โRose Violaโ di Ghemon al pianoforte.
