
Lo ammetto, vedere dal vivo i Maneskin mi incuriosiva e non poco.
Ero curioso, ad esempio, di vedere come se la sarebbero cavati i quattro giovani romani una volta usciti dal frullatore di X Factor; ma anche di capire quale fosse il segreto di tanto successo e se fossero vere le voci arrivatemi da piรน parte che il pubblico piรน scatenato non fosse tanto quello delle teen agers quanto quelle delle mamme.
E per ottenere questโultima risposta, per capire cioรจ che lโaccompagnare le figlie e i figli al concerto era soltanto un mero pretesto per parteciparvi in prima persona, รจ bastato soltanto lโingresso sul palco di Damiano e compagni e il relativo corollario di urla intergenerazionali.

Il resto del concerto, invece, mi รจ servito per avere soddisfacimento degli altri due quesiti che mi avevano spinto a recarmi al Carroponte per la tappa conclusiva del fortunato tour legato al disco โIl Ballo Della Vitaโ, lavoro di debutto della band seconda classificata dellโedizione 2017 del talent musicale made in Sky. Perchรฉ, va detto, i quattro sul palco ci sanno fare eccome, soprattutto alla voce presenza scenica: i Maneskin ballano, saltano, percorrono in lungo e in largo tutto lo stage, muovendosi come rockstar consumate malgrado la giovanissima etร e invitando il pubblico (troppo) preso con selfie e video a effimero uso e consumo social a fare altrettanto godendosi appieno il concerto.
Unโora e venti piena di musica, in cui i quattro musicisti pescano a piene mani non solo dalle canzoni del disco ma anche dalle tante cover eseguite nel loro percorso quasi vincente a X Factor: e quindi vai con โBeggin'โ, con la combo Killers/Franz Ferdinand (โSomebody told meโ e โTake me outโ) e con lโaggressiva versione di โBreezeblocksโ degli Alt-J. Tanta la voglia di divertirsi, di coinvolgere il pubblico nel gran ballo della vita ma anche di rispondere coi fatti (e con una canzone, โLasciami stareโ) ai tanti haters che in un modo o nellโaltro hanno provato ad ostacolare il cammino.

Il Carroponte, come del resto tutte le date del tour, ha detto che sin qui ad avere ragione sono stati loro, quattro ragazzi partiti da Roma alla ricerca di un loro posto al sole nella musica.
