Calcutta a Milano: la recensione del concerto, con i top e flop

Calcutta live a Milano - Foto di Giuseppe Maffia
Calcutta live a Milano โ€“ Foto di Giuseppe Maffia

Il caldo e un poโ€™ di โ€œeffetto sardineโ€ non hanno fermato i fans accorsi martedรฌ 25 giugno allโ€™Ippodromo di San Siro a Milano per vedere il concerto di Calcutta.

Il cantautore di Latina si รจ esibito nella cornice meneghina in uno spettacolo di unโ€™ora e mezza circa lasciando complessivamente una piรน che buona impressione alle persone accorse a vederlo.
Ma quali sono state le cose che hanno funzionato e quali non hanno funzionato durante il concerto? Abbiamo provato a chiedercelo estrapolando i โ€œMomenti Topโ€ e i โ€œMomenti Flopโ€ dello show.

TOP

La band scelta per il concerto
Cantautorato vuol dire soprattutto parole, versi e testi, ma attenzione a non sottovalutare lโ€™impatto dei musicisti sullo stage insieme a Calcutta. Molto bravo il coro, formato da quatto ragazze, ottima la sezione ritmica. Speciale, infine, il sassofono di Andy (dei Bluvertigo) al termine dellโ€™esecuzione di โ€œHubnerโ€.

Il pubblico eterogeneo
Dai bambini agli ultracinquantenni, passando per i millenials. Calcutta รจ ormai diventato โ€œun prodotto trasversaleโ€ che abbraccia piรน di una generazione con le sue canzoni.

La certezza di trovare le hit da cantare a squarciagola
Eโ€™ vero, non รจ che il repertorio di Calcutta sia formato da 300 canzoni, ma la volontร  di non disperdere quelle che si identificano come โ€œhitโ€ รจ importante. Infondo ai concerti si va per intonare le canzoni simbolo o mainstream, per usare il titolo di un album dello stesso cantante laziale.

FLOP

La presenza scenica
Edoardo Dโ€™Erme, in arte Calcutta, non รจ certamente un agitatore di folle e forse non vuole neanche esserlo. Un poโ€™ piรน di โ€œpresenzaโ€ sul palco perรฒ ce la attendevamo, ma non รจ detto che col passare del tempo non arrivi quellโ€™interazione col pubblico che in piรน di qualcuno desidera.

I troppi video con gli smartphone
โ€œMa limonate anzichรจ fare i video col cellulareโ€ โ€“ urla dal palco Calcutta. E mai come questa volta ci sentiamo di essere con lui. Va bene fare una foto per Facebook, un paio di stories su Instagram, un audio da inviare agli amici su Whatsapp, ma utilizzare lo smartphone come prolungamento permanente del braccio sembra a volte esagerato.

Come recitava un vecchio agio: โ€œLe migliori foto sono quelle che non sono mai scattate, ma restano impresse nella nostra memoriaโ€.

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