Massimo Volume e Giardini di Mirรฒ, a Milano il viaggio iconico del post-rock

Prendete due delle band piรน iconiche della musica indipendente italiana, una location intima e bellissima come quella del Castello Sforzesco mondato dalla torma di turisti ed ecco a voi i due motivi di per sรฉ sufficienti per sfidare le zanzare โ€“ anche se a tenerle lontane ci pensava un vicino di concerto che nella citronella probabilmente ci si era direttamente tuffato โ€“ e il caldo di questo inizio di estate milanese (dio benedica la Vedovella dove fare rifornimento di acqua e sciacquarsi la faccia) e andare a vedere il concerto dei Giardini di Mirรฒ e dei Massimo Volume.

Un viaggio musicale cominciato al tramonto proprio dai Giardini, che con la loro atmosfera post rock con vista sulla psichedelia hanno accompagnato il pubblico per circa unโ€™ora, proprio mentre il sole lasciava pian piano spazio alla sera. Poche parole, fra cantato e interazione con il pubblico, tanta musica e un duetto con Emidio Clementi, partecipazione poi ricambiata dallo stesso frontman dei Massimo Volume invitando dapprima sul palco il solo Emanuele Reverberi quindi lโ€™intera band al grido di โ€œpalco invaso! Palco invaso!โ€Pura energia, lo show di Clementi e soci, rafforzati โ€“ come giร  per il tour dellโ€™ultimo disco da Sara Ardizzoni aka Dagger Moth alla chitarra โ€“ con lo stesso Mimรฌ in gran palla, a cercare spesso il dialogo con il pubblico, mentre da dietro la sua batteria Vittoria Burattini dettava magistralmente tempi e ritmi.

Ovviamente la formula del โ€œprendi due, paghi unoโ€, ha limitato fortemente il repertorio dellโ€™una e dellโ€™altra band, ma uscendo dallo Sforzesco quando ormai lโ€™orologio aveva scoccato la mezzanotte, la sensazione di aver assistito a qualcosa di molto bello รจ stata avvertita forte e chiara.

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