
C’erano troppe aspettative sul nuovo album dei Rammstein oramai divenuto una macchietta – come il fatidico successore di “10,000 Days” dei Tool che ora ha una data di uscita – perchรฉ Til Lindemann e compagni deludessero le aspettative.
“Rammstein” รจ esattamente quello che ci aspettavamo, un disco ricco di riff lussureggianti, qualche buona ballad, un paio di momenti riflessivi e qualche synth ben assestato. E allora qual’รจ il problema? Il problema รจ proprio questo: i Rammstein ci hanno dato esattamente quello che volevamo. Embรจ che volevi di piรน? Volevo di piรน.
La latitanza di Lindemann e compagni รจ durata ben 10 anni. Dieci maledetti, lunghissimi anni in cui la band รจ rimasta sempre uguale a se stessa. Molti potrebbero dire che รจ giusto e in qualche caso lo รจ, e diciamocelo, รจ comunque bello ascoltare di questi tempi un po’ di sano metal a chitarre sciolte invece della musica “indie” che ci propinano le radio italiane.

Con il primo singolo “Deutschland” i Rammstein hanno fatto gridare al successo, la formula synth/chitarra descritta dal tastierista Doktor Flake come “tanz metall” รจ perfettamente riuscita anche con la nota negativa delle prime due parole del testo, quelle “Du Hast” (“Tu hai…”) che ricordano (ovviamente) il piรน grande successo della band datato 1997. Ma ripartire da “Du Hast” andava bene purchรฉ si continuasse sulla stessa linea. Il video – bellissimo non c’รจ che dire, per la regia strabiliante di Specter Berlin, giร al lavoro con BMW – vede la band toccare ancora una volta il tema del Nazismo, di cui Lindemann รจ stato accusato molte volte negli anni. Con il secondo “Radio” poi si continua nella Germania nazista.
I Rammstein dicono chiaramente ai fan: “Avete aspettato 10 anni, volevate questo e ve lo abbiamo dato”. Giusto. Severo ma molto giusto.
Til Lindemann, Richard Kruspe, Paul Landers, Oliver Riedel, Christoph “Doom” Schneider e Christian “Doktor Flake” Lorenz si sono cosรฌ rimessi al lavoro con “Liebe ist fรผr alle da” (2009) nelle orecchie e scrivendone l’esatto seguito.
Croce e delizia.
