A Roma il tempo si ferma per i Mudhoney

 

Racconto del concerto dei Mudhoney del 22 novembre 2018

Sono passati 30 anni da quando i Mudhoney hanno esordito nel 1988 con l’EP “Superfuzz Bigmuff” eppure sui palchi ne sembrano passati tre. Il disco che ha inesorabilmente cambiato le sorti della musica – non a caso uno dei preferiti di Kurt Cobain – è stato fonte di ispirazione non solo dei Nirvana ma anche di molte altre band grunge come Soundgarden (su tutte) e Hole. I Mudhoney hanno dato lezione di rock, di punk e di sporcizia a tutto quello successo negli Stati Uniti (e fuori) dal 1988 in poi. Chris Cornell, Kurt Cobain, Eddie Vedder, Stone Gossard e i fratelli DeLeo sono solo alcuni dei nomi che hanno vissuto negli anni l’influenza di Mark Arm e dei suoi Mudhoney che ancora a trent’anni dall’esordio insegnano alle nuove band come si sta su un palco.

Dopo la data sold out di Bologna, i quattro americani tornano a Roma per guardare dinanzi a loro una sala piena di cuori amanti del rock. L’età del pubblico è alta, difficile immaginare il contrario per una band che è voluta rimanere sempre e comunque nella sua nicchia ma ben più di qualche giovane sbuca sotto il palco per farsi trasportare dai riff di Steve Turner. In scaletta quasi tutto l’ultimo album, “Digital Garbage”, immancabile la hit “Touch Me I’m Sick” proprio dall’Ep d’esordio e poi una traversata negli anni ’90 e ’00 con brani come “I’m Now” (da “The Lucky Ones” del 2008), “Into The Drink” (da “Every Good Boy Deserves Fudge” del 1991) e “You Got It” (da “Mudhoney” del 1989). Pausa e poi nuova incursione nel passato della band con ben quattro cover di band capisaldi della loro formazione musicale: Fang, The Leather Nun, The Dicks e Black Flag.

In un’ora e quarantacinque minuti i quattro bad boys di Seattle oggi più che cinquantenni, non vogliono smettere di portare in giro per il mondo il loro verbo rock. Il grunge non esiste più, ok, ma il rock è sempre vivo grazie anche e soprattutto a band come i Mudhoney che ci ricordano che anche chi non riempie i palazzetti o le arene può essere fondamentale per il mondo della musica. Grazie ancora di esistere Mudhoney.

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SCALETTA 22 NOVEMBRE 2018 – LARGO VENUE (ROMA)

  1. Into The Drink
  2. I Like It Small
  3. Hey Neanderfuck
  4. You Got It
  5. Nerve Attack
  6. The Farther I Go
  7. Judgement, Rage, Retribution and Thyme
  8. No One Has
  9. Kill Yourself Live
  10. Touch Me I’m Sick
  11. If I Think
  12. Next Mass Extinction
  13. Suck You Dry
  14. Please Mr. Gunman
  15. Get Into Yours
  16. Night and Fog
  17. F.D.K. (Fearless Doctor Killers)
  18. Oh Yeah
  19. I’m Now
  20. Paranoid Core
  21. One Bad Actor
  22. The Only Son of the Widow From Nain
  23. 21st Century Pharisees

    Bis:

  24. Here Comes Sickness
  25. Who You Drivin’ Now?
  26. Sweet Young Thing (Ain’t Sweet No More)
  27. Ensam i natt (The Leather Nun cover)
  28. The Money Will Roll Right In (Fang cover)
  29. Hate the Police (The Dicks cover)
  30. Fix Me (Black Flag cover)

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