
3D e Daddy G arrivano a Perugia con band e vocalist al seguito per la seconda, e ultima, data italiana del tour estivo. Dopo il concerto di Mantova, il gruppo trip hop inglese arriva in Umbria per partecipare alla 45esima edizione di Umbria Jazz, che da questโanno ha voluto aprire le proprie porte anche a musica piรน giovane โ nel bill compaiono oltre ai Massive Attack anche The Chainsmokers (unica data italiana) e Benjamin Clementine.
Ad aprire le danze allโArena Santa Giuliana di Perugia sono i Young Fathers, band nata nei nightclub di Edimburgo una decina di anni fa. Alloysious, Kayus e Graham stupiscono il pubblico che col passare dei minuti riempie la location con il loro misto di trip hop, rap ed elettronica. Elogiati dalla critica fin dal 2014, anno in cui con il debutto โDeadโ hanno conquistato un Mercury Prize, non si sono mai fermati: nel 2016 sono stati scelti dai Massive Attack per aprire il loro tour, e a marzo 2018 hanno pubblicato il terzo lavoro โCocoa Sugarโ. Tra canottiere, cappelli da cowboy e voci soul i โgiovani padriโ sono una sorpresa rara.
Alle 21.40 salgono sul palco Robert del Naja e Grant Marshall, rispettivamente 3D e Daddy G con il resto dei Massive Attack a seguito: due batteristi, chitarrista, tastierista e alcuni vocalist dโeccezione come Horace Andy, Azekel, Deborah Miller e gli special guest Young Fathers.
โQual รจ lo scopo della vita?โ, โQual รจ lo scopo della morte?โ โ sono queste le domande che la band di Bristol domanda ai 5000 presenti allโArena Santa Giuliana mentre apre il proprio set con โHymn For The Big Wheelโ, brano di chiusura del pluripremiato disco dโesordio del gruppo trip hop โBlue Linesโ uscito nel 1991. Il cielo si fa plumbeo, i tuoni si avvicinano fino a sfociare in un diluvio universale durante โUnited Snakesโ ma per fortuna dei presenti dura solo una decina di minuti, il tempo di inzuppare completamente il pubblico che noncurante torna sotto il palco a godere appieno del misticismo musicale di Robert e Grant. Le pedaliere vengono messe al sicuro con una copertura apposita e lo show si fa sempre piรน politically uncorrect: bandiere palestinesi, siriane, iraqene e americane si scambiano il posto sul maxi schermo per evidenziare la futile lotta al petrolio con pubblicitร non troppo occulta di marche come Gazprom Energy. Su โInertia Creepsโ i gossip italiani, e non, prendono il dominio sullo schermo alle spalle di 3D con notizie futili su Vanessa Paradis, Filippo Magnini, Barbara DโUrso, Asia Argento e tantissimi altri โ lโelenco sarebbe lunghissimo โ i volti poi si mischiano fino a simulare un attacco hacker di cui a nessuno dei presenti pare possa di certo importare.
I Massive Attack continuano la loro esibizione quando sullo schermo compare un lungo elenco di alcune cose preziose salvate dai danni (โSafe From Harmโ) come luoghi di culto, biblioteche, palazzi, statue e castelli in Bulgaria, Iraq, Germania, Polonia e nel resto del Mondo seguendo una linea temporale che rapisce lโattenzione. Spazio per tre canzoni durante il bis: โTake It Thereโ, lโattesissima โUnfinished Sympathyโ e โSplitting The Atomโ.
I Massive Attack hanno dimostrato ancora un volta di saper fare bene il loro lavoro sul palco. No, forse dobbiamo dire meglio: Robert Del Naja ha dimostrato ancora una volta di saper fare bene il suo lavoro sul palco. Perchรฉ i Massive Attack sono lui e lui soltanto, come i Nine Inch Nails sono Trent Reznor e Marylin Manson sono Brian Warner, un uomo solo regge sulle spalle il destino di una sola band. Un live non ordinario per una band non certamente nellโordinario della musica.
