
Il 19 aprile 2018 ĆØ stato presentato il programma del Romaeuropa Festival con una Conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione di Onofrio Cutaia (Direttore Generale Spettacolo Mibact), Albino Ruberti (Capo di Gabinetto della Regione Lazio), Luca Bergamo (Vicesindaco di Roma Capitale con delega alla Crescita culturale), Monique Veaute (Presidente Fondazione Romaeuropa), Fabrizio Grifasi (Direttore Generale e Artistico Fondazione Romaeuropa).
Saranno 27 i luoghiĀ del festival che ospiterannoĀ 68 progettiĀ perĀ 168 replicheĀ oltre a mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione con circa 55.000 postiĀ di spettacolo in vendita,Ā 38 primeĀ nazionali eĀ 29 programmiĀ internazionali,Ā 10 coproduzioni, per un’edizione che supera i confini europei aprendosi sempre più al mondo intero e ai nuovi sguardi capaci di raccontarlo e interpretarlo.
Saranno più di 60 le compagnie di cui 40 per la prima volta al Festival, provenienti da 24 nazionalità  differenti, oltre ai vari ensemble, per un totale di 311 artisti coinvolti con i loro suoni e visioni di mondi utopici e immaginari.
La Fondazione Romaeuropa per il progettoĀ 120 motivi in più per tornare nelle Valli Reatine, promosso dalĀ MiBACTĀ e laĀ Regione LazioĀ per le aree del cratere, anticiperanno gli appuntamenti del Ref18. In programma nel mese di Giugno, in alcune delle zone colpite dal sisma:Ā Ascanio CelestiniĀ (Cittareale e Amatrice),Ā Danza Aerea – Compagnia il PostoĀ (Accumuli e Cittareale) eĀ Alessandro BariccoĀ (Cittareale e Amatrice).
“Torna il Romaeuropa Festival, una delle grandi eccellenze culturali del Lazio. Questāanno abbiamo un motivo in più per sostenere questa importante istituzione culturale: Romaeuropa, infatti, darĆ vita a sei importanti momenti culturali ad Amatrice, Accumoli e Cittareale – afferma a tal propositoĀ Nicola Zingaretti – Tre produzioni di livello assoluto che contribuiranno a portare vita e speranza nelle comunitĆ dei territori del sisma. Un altro passo verso la rinascita”.
Da parte suaĀ Luca Bergamo, vicesindaco di Roma, afferma:
“Romaeuropa ĆØ la porta d’accesso per chiunque voglia conoscere, scoprire, approfondire idee, esperienze di donne e uomini di paesi lontani. Il Festival ogni anno raccoglie per chi vive e visita la Capitale un programma che permette di aiutare a decodificare la complessitĆ della nostra realtĆ sociale. Ć un viaggio che da Roma ci porta lontano, per riportarci a casa con un’esperienza culturale importante e, sicuramente, cresciuti”.
“Promuovere lāapertura alla conoscenza ĆØ un modo per poter negare i falsi preconcetti riguardo i rischi che la nostra societĆ corre incontrando altre civiltĆ – spiegaĀ Monique Veaute – Ć una sfida che il Romaeuropa Festival 2018 intende accogliere invitando artisti dall’Africa, dall’Asia, dal Medio Oriente, dal Nord e Sud America”.
“Un Festival Mondo che fisicamente intercetta e convoglia pensieri e progetti, incrocia temi e questioni al cuore del nostro vivere come modalitĆ di libero sviluppo della ricerca artistica, sovrapponendo le generazioni e permettendosi incursioni in territori molto distanti, eleggendo le contraddizioni e le diversitĆ al cuore del proprio operare come pratica di racconto del presente attraverso le opere degli artisti che crediamo significativi – come spiega Fabrizio Grifasi – L’essenza stessa della nostra missione si colloca in questo spazio “in between”, luogo di mediazioni e riconciliazioni tra opposti, ambito di riflessione e accoglienza”.
Consulta qui ilprogramma completo di Romaeuropa Festival 2018
PROGRAMMA
La trentatreesima edizione del REf si aprirĆ il 19 Settembre con Kirina,Ā un viaggio tra Africa e Occidente all’insegna del movimento e della commistione dāimmaginari firmato dal coreografo burkinabĆ©SergĆØ-Aime CoulibalyĀ e dalla suaĀ Faso Dance ThĆ©atre, con i testi dello scrittore e studiosoĀ Felwine Sarr,Ā le musiche della cantante icona della world musicĀ Rokia TraorĆØĀ e la presenza live della sua band.
La chiusura invece sarĆ un grande evento musicale: ilĀ 25 novembre tutti all’Auditorium Parco della Musica per una gran finale, in coproduzione con Fondazione Musica per Roma, che coinvolgerĆ tutte le sue sale.
Il REf18 si articola nei tre percorsiĀ STORIE,Ā VISIONIĀ eĀ SUONI, e nelle sezioniĀ DIGITALIVEĀ a cura diĀ Federica Patti,Ā ANNI LUCEĀ a cura diĀ Maura Teofili,Ā DANCING DAYSĀ a cura diĀ Francesca Manica,Ā REf KIDSĀ a cura diĀ Stefania Lo GiudiceĀ e nelle attivitĆ di incontri e workshop diĀ COMMUNITYĀ a cura diĀ Lara Mastrantonio,Ā Massimo PasquiniĀ eĀ Matteo Antonaci.
Arrivano per la prima volta al Festival con le loro storie dal mondo il libaneseĀ Omar RajehĀ con la sua compagniaĀ MaqamatĀ e il compositore e artista visivoĀ Zad Moultaka, la francese di origini vietnamite Caroline Guiela Nguyen, la cineseĀ Wen Hui, lo svizzeroĀ Milo Rau, le argentineĀ Lola AriasĀ eĀ Cecilia Bengolea, quest’ultima in coppia con il franceseĀ FranƧois Chaignaud, le cantanti e musicisteĀ Rokia TraorĆØ, Oumou SangarĆØĀ (entrambe dal Mali)Ā eĀ Angelique KidjoĀ (Benin), laĀ Great Jones Repertory CompanyĀ deĀ La MamaĀ di New York con la compagniaĀ Motus, Mario Martone,Ā Office for a Human Theater con Filippo Andreatta, Mimmo CuticchioĀ conĀ Virgilio Sieni, il duo franceseĀ Tsirihaka Harrivel & Vimala PonsĀ e l’artista visivo e compositore giapponeseĀ Rioji Ikeda.
Al loro fianco, oltre ai già annunciati Peter Brook, Hofesh Shechter e Ivo Van Hove, i protagonisti della creazione contemporanea italiana e internazionale ospitati nelle scorse edizioni del festival, come Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Luigi de Angelis e Fanny & Alexander, Tim Etchells con Ant Hampton (per una collaborazione con Short Theatre) e i coup de coer più recenti del festival come gli israeliani Sharon Eyal, Gai Behar e la loro L-E-V o i catalani Agrupación Señor Serrano.
La musica ĆØ protagonista con gli artisti della scena internazionale comeĀ John Adams, invitato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia,Ā Cristina Zavalloni (che interpreterĆ 10 canzoni che sconvolsero il mondoĀ rielaborate daĀ Luca Antignani, Francesco Anonioni,Ā Maurizio Azzan,Ā Giovanna Bertelli,Ā Silvia Borzelli,Ā Sara CĆ neva,Ā Mauro Lanza,Ā Mauro Montalbetti,Ā Vittorio Montalti,Ā Daniela Terranova,Ā Fabrizio Ottaviucci, Franco DāAndrea,Ā Edison Studio,Ā Fay VictorĀ conĀ Daniele Del MonacoĀ eĀ Marc Ribot, e tutti gli ensemble e le orchestre:Ā Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia,Ā Ensemble Giorgio Bernasconi dell’Accademia Teatro alla ScalaĀ (per un esclusivo omaggio aĀ Frank ZappaĀ diretto daĀ Peter Rundall), iĀ Solisti dellāEnsemble InterContemporain, ilĀ Parco della Musica Contemporanea Ensemble,Ā Solistenensemble Kaleidoskop,Ā Edison Studio,Ā Tempo Reale,Ā Eklekto Ensemble.
Lo splendido salone diĀ Pietro da CortonaĀ diĀ Palazzo BarberiniĀ sarĆ aperto per la performance della compagnia italianaĀ AnagoorĀ che (oltre al suo ultimo spettacolo) presenterĆ una performance musicale nata in collaborazione conĀ Accademia D’ArcadiaĀ e in co-realizzazioneĀ conĀ Barberini Corsini Gallerie Nazionali.Ā Negli spazi storici della capitale ancheĀ la compositriceĀ Lucia Ronchetti,Ā per una collaborazione con ilĀ Teatro dell’Opera di Roma,Ā in scena nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano (ex Planetario). IlĀ Palazzo Falconieri dell’Accademia d’Ungheria in RomaĀ ospiterĆ Ā il compositoreĀ DĆ”niel DobriĀ mentre l’Accademia di Francia ā Villa MediciĀ sarĆ cornice di una performance dell’iranianoĀ Ali Moini.Ā Spazio alla multimedialitĆ anche nellaĀ Sala Santa RitaĀ con le installazioni site-specific diĀ NONE CollectiveĀ eĀ Robert Henke.
IlĀ MattatoioĀ ĆØ il centro della giovane creazione contemporanea del REf18. Qui si esibiscono, perĀ Dancing DaysĀ e il networkĀ Aerowaves, la coreografa olandeseĀ Karen Levi,Ā il grecoĀ Christos Papadopoulos, la norvegeseĀ Ingrid Berger Myhre, i viennesiĀ Dominik GrünbühelĀ eĀ Luke BaioĀ oltre agli italianiĀ Salvo LombardoĀ e la sua compagniaĀ Chiasma,Ā Sara SguottiĀ eĀ Luna CenereĀ tutti rappresentanti delle più recenti espressioni della danza europea. A testimoniare l’odierno fermento della scena italiana, perĀ Anni Luce, sono, invece,Ā Liv FerracchiatiĀ conĀ The Baby Walk,Ā Chiara Bersani,Ā Vico Quarto MazziniĀ eĀ Fabiana Iaccozzili.
PerĀ Digitalive, illustrano le possibilitĆ creative delle tecnologieĀ Marco Donnarumma,Ā Quiet Ensemble,Ā Kamilia KardĀ oltre aĀ dj e compositori emergenti comeĀ Caterina Barbieri,Ā Andrea FamiliariĀ con Demetrio Castellucci,Ā PolisonumĀ e altri artisti.
Sempre il Mattatoio si fa spazio dedicato ai bambini e alle famiglie con la programmazione di REf Kids, vero e proprio festival nel festival con la sua intensa programmazione di spettacoli (tra gli artisti presenti: Clédat & Petitpierre, Ondadurto teatro, Teatro delle Briciole, Unterwasser, Jacques Tellitocci, Oorkan, Theatre des Tarabates, Letizia Renzini), momenti ludici (come quelli creati dalle istallazioni o dalle performance di Guixot de 8, Officine K e Dynams) e numerosi talk e laboratori nati grazie alla collaborazione di RAI Porte Aperte, Rai Radio Kids, Famiglia punto zero e Doppio Ristretto, la libreria itinerante Ottimomassimo, la realtà dedicata alle mamme Pachamamma e S.C.O.S.S.E.
Per i talk, i laboratori e i momenti d’incontro del festival,Ā CommunityĀ costruisce un’importante rete di partner di cui fanno parteĀ Robinson ā La Repubblica,Ā MACRO Asilo,Ā il Mulino,Ā Danzaeffebi,Ā Dominio Pubblico,Ā Casa dello Spettatore,Ā le UniversitĆ degli studi di Roma La Sapienza, Tor VergataĀ eĀ Uniroma3,Ā l’Accademia Nazionale di Danza,Ā D.A.F. Dance Arts Faculty,Ā DA.RE dance research, laĀ Scuola D’Arte Cinematografica Gianmaria VolontĆØ,Ā Teatro e Critica,Ā Outdoor FestivalĀ eĀ Wave Market Fair.
Media partner del Festival ĆØ la RAI con i suoi canaliĀ RAI3,Ā RAI Cultura, Radio2, Radio3, Radio Kids e con le sue attivitĆ di approfondimento, per raccontare lo spettacolo dal vivo attraverso tv, radio e web.
Romaeuropa Festival si avvale di preziose collaborazioni artistiche anche per i suoi strumenti di comunicazione: si rinnova la collaborazione con l’artista e illustratriceĀ Chiara Fazi, che firma per il secondo anno l’immagine del festival, mentre sarĆ il musicista e compositoreĀ Nicola TescariĀ a comporre, per il primo anno, l’audio-logo che introdurrĆ nei teatri tutti gli spettacoli del REf18.
Fondamentale per la realizzazione del Festival il riconoscimento delĀ Parlamento ItalianoĀ che ha voluto inserire il Romaeuropa Festival nella legge per la valorizzazione dei grandi Festival d’interesse nazionale, la conferma del sostegno delĀ Ministero dei Beni e delle AttivitĆ Culturali e del Turismo, diĀ Roma Capitale ā Assessorato alla Crescita Culturale, dellaĀ Regione Lazio, insieme al prezioso supporto dellaĀ Fondazione Terzo Pilastro InternazionaleĀ e diĀ RAI.

Il REf18 ĆØ prodotto dallaĀ Fondazione RomaeuropaĀ in co-realizzazione con laĀ Fondazione Musica per Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ilĀ Teatro di RomaĀ (main partner teatrale), ilĀ Teatro dell’Opera di Roma,Ā Biblioteche di Roma, lāAzienda speciale Palaexpo, ilĀ Mattatoio,Ā Barberini Corsini Gallerie Nazionali, ilĀ Museo Nazionale Romano ā Terme di Diocleziano, ilĀ Maxxi ā Museo nazionale del XXI Secolo,Ā Accademia di Francia ā Villa MediciĀ e laĀ Fondazione Elena e Claudio Cerasi.
Sostiene il festival una preziosa rete pubblico/privata, italiana ed europea di cui fanno parte,Ā laĀ Fondazione Nuovi Mecenati, lāInstitut FranƧaisĀ eĀ La Francia in Scena,Ā ilĀ dutch performing artsĀ e ilĀ Goethe-Institut,Ā lāOfficina Culturale de lāAmbasciata di Spagna, lāUfficio Culturale dellaāAmbasciata di Israele, lāIstituto Svizzero,Ā Prohelvetia ā Swiss Art Council, lāIstituto Balassi dellāAccademia dāUngheria in Roma, oltre alla reteĀ Aerowaves ā Dance Across EuropeĀ cofinanziata nellāambito del programmaĀ Europa Creativa.
REf18 inoltre ĆØ patrocinato da numerose ambasciate internazionali:Ā l’Ambasciata di Argentina,Ā l’Ambasciata DāAustria in Italia,Ā l’Ambasciata del Belgio,Ā l’Ambasciata della Repubblica del Benin,Ā l’Ambasciata Britannica,Ā l’Ambasciata di Francia, l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, l’Ambasciata di Grecia, l’Ambasciata di Israele, l’Ambasciata di Norvegia, l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, l’Ambasciata di Spagna, l’Ambasciata Svizzera, l’Ambasciata degli Stati UnitiĀ e l’Ambasciata di UngheriaĀ ed ĆØ realizzato in network con i teatriĀ Biblioteca Quarticciolo,Ā Olimpico,Ā VascelloĀ eĀ Vittoria, conĀ Carrozzerie | n.o.t,Ā Short Theatre,Ā Torinodanza,Ā Festival Aperto,Ā Nuova ConsonanzaĀ e, perĀ DNAppunti coreografici,Ā Cango,Ā Casa della Danza ā Bassano del Grappa, LāArboreto – Teatro dimora di Mondaino,Ā Gender Bender,Ā Triennale teatro dell’arteĀ oltre alle reti europeeĀ TheatronĀ edĀ E.F.A European Festival Association.
