
Arriva al cinema ilย 24, 25 e 26 febbraio, “Going Underground”, il documentario dedicato ai Gaznevada, il piรน importante gruppo italiano punk e new wave.
Presentato in anteprima mondiale alla 65ยฐ edizione del Festival dei Popoli di Firenze, in competizione al SeeyousoundTMย International Music Film Festival, prodotto da Wanted Cinema e Sonne Film, con il contributo dellโEmilia-Romagna Film Commission, il film scritto e diretto daย Lisa Bosiย (Disco Ruinย – 2020), racconta lโevoluzione della musica italiana, dal punk allโitalo disco, allโhouse, narrata attraverso la storia dei Gaznevada.
I ricordi dei Gaznevada
Nella pellicola i Gaznevada si raccontano senza censure. “Going Underground” รจ un viaggio crudo e sincero nei loro ricordi โche vengono dalla nebbiaโ, in un documentario che abbandona la classica forma delle interviste.
Una delle tracce di โSick Soundtrackโ dร il titolo a questo film, che la regista Lisa Bosi definisce โunโesperienza immersiva, un viaggio onirico/drogato nella mente di questi ventenniโ โ e commenta โ โNoi spettatori seguiamo il flusso dei loro ricordi, abbandonando lโovvio e il didascalico, rifuggendo le categorie di giudizio che ci obbligano a decretare cosa รจ bene e cosa รจ maleโ.
La sinossi di “Going Underground”
La Bologna in cui vivono รจ la cittร del DAMS, di Umberto Eco, di Gianni Celati, di Andrea Pazienza. In questo fermento culturale nascono le etichette discografiche (una su tutte la โItalian Recordsโ) che si occupano di musica alternativa. Il nuovo sound inglese e americano arriva in Italia e i Gaznevada realizzano il loro album piรน famoso, “Sick Soundtrack”, al 42esimo posto tra gli album piรน importanti della musica italiana secondo Rolling Stone. Sullo sfondo un paese che passa dagli scontri di piazza, dallโimpegno politico, allโedonismo puro. Poi arriva lโitalo disco. Il futuro, in continua evoluzione, รจ luccicante, ma feroce per chi non si sente a suo agio nei nuovi abiti.
Tra momenti di gioia esaltante, quando pensi di spaccare il mondo, e attimi di tristezza disperata, quando tutto sembra perduto, finiscono per diventare loro stessi un fumetto di Andrea Pazienza, lรฌ con loro a disegnare nella Traumfabrik, la fabbrica di sogni nata in una casa occupata nel pieno centro di Bologna. La loro generazione รจ folle, geniale, misera e disperata, scrive lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. Fabbricano sogni, dicono loro.
A quasi 50 anni dal โ77 bolognese, la memoria filtra il superfluo e ogni ipocrisia. E il famoso monologo tratto da โPompeoโ Pazienza che chiude il film, fa capire come siano vite come quelle dei Gaznevada che lasciano un segno profondo nella musica e nella societร . Sono ancora oggi la nostra โcolonna sonora malataโ.
