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La corsa all’oro di George Ezra

George Ezra recensione concerto milano

A quattro anni da “Staying at Tamara’s”, George Ezra è tornato nel 2022 con il suo terzo album “Gold Rush Kid” e per la terza volta è salito al primo posto in classifica nel Regno Unito. Il cantautore britannico ha preso l’America e se l’è messa in tasca. Il richiamo alla corsa all’oro – periodo a metà dell’Ottocento – causò una pazzia generale nei fiumi della California e del Nevada ma probabilmente quella che Ezra richiama è di ben altra fattura. Nel 1925 un vagabondo solitario sfida il mondo dei cercatori d’oro tra sfortune e intemperie, rischiando la morte, e riesce a trovare un giacimento, lo fa suo e diventa l’uomo più ricco e famoso del mondo.

A causa del suo disturbo ossessivo-compulsivo, George Ezra si è trovato più volte con le spalle al muro a riflettere se valesse la pena sacrificare la propria vita per il successo, per l’oro (dei dischi). L’artista inglese ha studiato molto bene la pellicola di Charlie Chaplin e, in questi anni di pandemia, si è messo in cammino alla ricerca del “suo” oro.

L’ Apertura di Passenger

Ad accogliere il pubblico milanese (ma anche tedesco e inglese soprattutto) è Passenger, all’anagrafe Michael David Rosenberg. Quaranta minuti di show per il cantautore di Brighton & Hove che presenta sei canzoni voce e chitarra. “Mi dispiace ma ho una sola canzone famosa e non è ‘Let It Go’ di Frozen” annuncia il cantautore sul palco del palasport di Assago mentre accoglie il pubblico con la cover di “Sound of Silence” di Simon & Garfunkel. Il cantastorie è contento della partecipazione del pubblico: “la gente di solito si ubriaca durante gli opening act, fa il dito medio, li manda a fanculo…in Italia è diverso, siete partecipativi”. E presenta il suo inno, “Let Her Go”, con un ricordo al passato: “Prima suonavo in piccoli pub, per 20 persone, e agli angoli delle strade, questo successo non me lo aspettavo…”

Il Concerto di George Ezra

Alle 21:20 “It’s Not Unusual” di Tom Jones risuona in tutto il Mediolanum Forum per accogliere l’entrata sul palco di George Ezra e della sua band. Sorriso stampato sulle labbra e giubbotto jeans con la scritta “Gold Rush Kid” sulle spalle. Dopo l’apertura con “Anyone for You”, prima traccia del nuovo album e “Cassy O’” che coinvolge subito il pubblico, l’artista saluta i presenti come un gran entertainer: “Salve signori e signore, il mio nome è George Ezra”. Mentre palme e arance accompagnano sugli schermi “Gold Rush Kid”, title track dell’ultimo disco, si accendono le luci (dei cellulari e degli accendini) su “Barcelona”, una delle più amate, anticipata dalla festa di “Pretty Shining People”.

Imbraccia la chitarra acustica, “ora la mia preferita” dice George Ezra, “da cantare con voi”: parte “Hold My Girl”, avvolgente e sensuale. La scaletta prosegue con i brani di “Gold Rush Kid”, tra cui le più amate “Manila” seguita da “Green Green Grass”. Proprio su quest’ultima racconta che è stata scritta dopo aver incontrato delle persone che in una strada “festeggiavano” la morte di un loro caro. “Celebriamo la vita” hanno raccontato al cantante britannico e lui, stupito, ha raccolto l’enfasi e la carica nel brano del suo ultimo album.

L’ultima parte dello show è dedicata al passato di Ezra: dalla festa ‘brasiliana’ di “Blame It On Me” passando per “Paradise” e “Budapest”. George ringrazia il pubblico italiano che “ha iniziato subito a condividere e cantare le mie canzoni”, fin dall’esordio con ‘Budapest’ e per l’ultima canzone in scaletta, “Shotgun”, chiama alla call to action: “ora dovete cantare più che potete. Per l’ultima volta”. Saluti e inchini per il ‘ragazzo dell’età dell’oro’ e arrivederci a presto.

La Scaletta di George Ezra a Milano

  1. Anyone for You (Tiger Lily)
  2. Cassy O’
  3. Get Away
  4. Gold Rush Kid
  5. Pretty Shining People
  6. Barcelona
  7. Saviour
  8. Did You Hear the Rain?
  9. Hold My Girl
  10. Sweetest Human Being Alive
  11. In the Morning
  12. Manila
  13. All My Love
  14. Green Green Grass
  15. Blame It on Me
  16. Paradise
  17. Budapest
  18. Dance All Over Me
  19. Shotgun
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