
Avete presente nel 1995 quando Robbie Williams lasciò i Take That e nel ’97, tornato a nuova vita, iniziò la sua carriera solista con “Life Thru A Lens? Ecco, il nuovo disco di Lorde potrebbe essere paragonato esattamente a quel momento storico. La discesa e poi la risalita di uno dei più amati cantanti degli ultimi 30 anni.
“Pure Heroine” è stata un’iniezione di gioia, “Melodrama” il momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta con tutti i dubbi esistenziali del caso mentre “Solar Power” può essere, a tutti gli effetti, una rinascita che viene fuori da alcuni anni passati malamente sotto i riflettori, per esser stata una ragazzina prodigio. Arriva il Doomsday (giorno del giudizio) per Lorde che anzi reagisce straordinariamente alla morte del suo cane Pearl, ai disastri ambientali e cambiamenti climatici e alla pandemia: il risultato sono 12 tracce solari, oceaniche e quasi distensive.
Il primo singolo, “Solar Power” – aiutata dalle voci di Clairo e Phoebe Bridgers – è incredibilmente simile a “Freedom” di George Michael. E non a caso è stato il primo singolo da solista di Robbie Williams che ha spiegato le sue ali per un volo che lo ha portato sul tetto del mondo. Il disco è la fotografia di chi sia la nuova Lorde e dove voglia veramente arrivare. Il percorso è ancora lungo e noi siamo qui per seguirla.
L’artista neozelandese arriverà in Italia per due date imperdibili a giugno 2022 in cui presenterà interamente il terzo album “Solar Power” oltre ai grandi successi dei primi due album “Pure Heroine” e “Melodrama”.