Il 18 maggio 2017 ci lasciava Chris Cornell. Aveva 52 anni, l’artista americano è morto impiccato nel bagno della stanza d’albergo in cui alloggiava a Detroit, dove aveva appena tenuto un concerto con i Soundgarden. La sua situazione pare sia stata aggravata dall’enorme quantità di ansiolitici prescritta dal suo medico.

Nel 1984 insieme al chitarrista Kim Thayil fonda i Soundgarden, uno dei gruppi più importanti della scena grunge di Seattle, con i quali pubblica sei album tra il 1988 e il 2012. Il capolavoro del gruppo è “Superunknown” del 1994 che ricevette una candidatura per il Miglior album rock ai Grammy Awards 1995, mentre “Spoonman” e “Black Hole Sun” vennero rispettivamente premiate come Miglior interpretazione metal e Miglior interpretazione hard rock.

Negli anni dei Soundgarden, Cornell partecipa al progetto Temple Of The Dog insieme a Mike McCready, Stone Gossard, Jeff Ament e Eddie Vedder dei Pearl Jam e Matt Cameron (in seguito batterista degli stessi Pearl Jam) dando alle stampe un unico album omonimo nel 1991 in memoria di Andrew Wood, defunto cantante dei Mother Love Bone.
Da solista pubblica 4 album tra il 1999 e il 205 e nel 2020 esce postumo “No One Sings Like You Anymore, Vol. 1”.