27 anni senza Kurt Cobain

Era il 5 aprile 1994 quando Kurt Cobain, straordinaria voce dei Nirvana e rappresentante del grunge, si sparava alla tempia con un fucile a pompa Remington M-11. Il suo corpo venne rinvenuto tre giorni dopo nella serra presso il garage nella sua casa sul lago Washington.

Voce di una generazione, Kurt Cobain lottò negli ultimi anni della sua vita contro la dipendenza dall’eroina. Ma nulla mai lo allontanò dalla musica, con i suoi Nirvana (insieme a Krist Novoselic al basso e Dave Grohl alla batteria) ha pubblicato tre album: “Bleach” nel 1989, “Nevermind” nel 1991 e “In Utero” nel 1993. Proprio “Nevermind” rimane il capolavoro assoluto del gruppo con quasi 25 milioni di copie vendute, grazie anche al singolo “Smells Like Teen Spirit”.

Nel 1990 conobbe Courtney Love in un nightclub – al tempo in una relazione con Billy Corgan – e iniziò una relazione “instabile” con la leader delle Hole. Nel 1992 nacque la loro figlia Francis Bean Cobain.

Pochi mesi dopo la morte di Cobain venne pubblicato l’iconico “MTV Unplugged In New York” in cui i Nirvana suonarono in versione acustica i loro brani e alcune cover come “The Man Who Sold The World” di David Bowie e il brano tradizionale folk americano “In The Pines” (ovvero “Where Did You Sleep Last Night”).

Nel 2002 uscì il brano postumo “You Know You’re Right”, una delle ultime composizioni di Cobain datata ’93.

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