Quarantenax: la playlist della redazione

The Killers

Cinque menti si sono messe all’opera per regalarvi una raccolta di 25 brani della loro quarantena. “Quarantenax” è la playlist della redazione di End of a Century composta dalle canzoni che hanno rappresentato – e continuano a rappresentare – il nostro lockdown.

Michele Cassano

  1. Appartengo – Marracash & Massimo Pericolo
  2. C’è Tempo – Ivano Fossati
  3. Next To Me – Imagine Dragons
  4. Liberi – Tiromancino & Giuliano Sangiorgi
  5. La Nostra Pelle – Ex Otago & Willie Peyote
Marracash - Foto di Alessandro Treves
Marracash – Foto di Alessandro Treves

Credo che queste cinque canzoni si siano legate insieme durante il periodo di isolamento mixandosi in una sorta di tridimensionalità avvolgente.

Il concetto di libertà, la necessità di guardarsi dentro e le relazioni con gli altri: argomenti che tutti hanno esplorato e con i quali abbiamo dovuto fare i conti.

Tre duetti, una canzone cantata da un gruppo e un classico del passato: “una fotografia da ascoltare, più che da guardare” con sguardo rivolto verso il domani, in un futuro che sarà inevitabilmente diverso da come ce lo immaginavamo.

Alessandro Gennari

  1. La Scoperta dell’Alba – Subsonica
  2. Tienimi Che Ci perdiamo – Ministri
  3. Questa Città – Cado Nello Specchio
  4. White Riot – The Clash
  5. Sea Of Dream – Oberhofer
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Riscoperte, scoperte e approfondimenti. Questi i fili conduttori della mia quarantena in musica. La riscoperta è quella dei Subsonica: ammetto di aver colpevolmente tralasciato tutto quello che è stato il repertorio di Samuel e Soci dal post “Amorematico”. Il riascolto di alcuni pezzi ha riacceso in me l’amore per la band torinese e la voglia matta di riandare a vederli in concerto.

A proposito di Torino! Un mio amico che vive nella “black city” mi ha fatto scoprire una band, Cado Nello Specchio, molto ma molto interessante. Il tanto tempo da passare è stato anche utile per recuperare quei dischi classici che avevo sempre segnato nella pila (virtuale) degli ascolti che prima o poi avrei fatto ma che sono andati persi via fra i mille sbatti della quotidianità. Il disco omonimo dei Clash è stato uno di questi recuperi in una sera in cui mi sono sentito molto Homer Simpson: svaccato sul letto, cuffie alle orecchie e bottiglia di birra in mano. Le ultime due canzoni che ho scelto hanno a che fare con la mancanza di contatti che mai come nel periodo di lockdown si è fatta sentire.

“Sea of dream” di Oberhofer non ha bisogno di presentazione per chi ha visto Bojack Horseman: Boajck, finito in una strana città subacquea, verga di proprio pugno un biglietto di scuse rivolto alla regista del film Secretariat. “In questo mondo terribile tutto ciò che ci resta sono le connessioni che creiamo”. Un messaggio potentissimo, che mai come in questo periodo in cui le relazioni umane sono l’ancora di salvataggio. Da tenersi ben stretti, per evitare di perdersi. Da cui la scelta di “Tenimi Che Ci Perdiamo” dei Ministri.

Edoardo Vercellesi

  1. Land Of Hope And Dreams – Bruce Springsteen & The E Street Band
  2. La Fine – Tiziano Ferro
  3. Rotolando Respirando (Live A San Siro 2016) – Pooh
  4. Fino All’Imbrunire – Negramaro
  5. All These Things That I’ve Done – The Killers

“Land Of Hope And Dreams”Bruce Springsteen & The E-Street Band
Un messaggio di speranza e redenzione incorniciato da una delle melodie più azzeccate e trascinanti che ricordi di aver scoperto nel recente passato. L’atmosfera e la carica di quella leggendaria esibizione del 2001 al Madison Square Garden le danno quel qualcosa in più.

“La Fine”Tiziano Ferro
Ho scelto la versione di Tiziano Ferro rispetto all’originale di Nesli per una semplice preferenza stilistica. Ritrovandomi ad ascoltarla per caso, una notte, mi sono ritrovato di fronte a un ritornello carico di voglia di ripartire, di andare avanti e progredire, involontariamente calzante alla luce del periodo attuale. Un’epifania inaspettata.

“Rotolando Respirando (Live San Siro 2016)”Pooh
Con troppi anni di ritardo mi sono finalmente goduto il DVD del concerto di San Siro 2016: questo brano live riesce ad essere persino più trascinante della versione studio. Chi snobba i Pooh credo non abbia capito niente in fatto di musica.

“Fino All’Imbrunire”Negramaro
“Torneranno i vecchi tempi con le loro camicie fiammanti”, molto semplicemente.

“All These Things That I’ve Done”The Killers
Quando una passeggiata serale nel cortile di casa e la riproduzione casuale ti trasportano in un’altra dimensione. Un senso di libertà e forza che avevo totalmente rimosso: per un attimo ho pensato che sì, si può ancora essere felici, almeno per un momento.

Gianluca Ricotta

  1. Times Like These – Foo Fighters
  2. Everyday Is Exactly The Same – Nine Inch Nails
  3. Level Of Concern – Twenty One Pilots
  4. La Vedova Bianca – Afterhours
  5. Perché Non Pesi Niente – Marta Sui Tubi
Foo Fighters - Foto di Andreas Neumann
Foo Fighters – Foto di Andreas Neumann

Times Like These Foo Fighters
Perché tempi come questi necessitano di essere documentati e superati. Sia dai singoli artisti internazionali, che dagli eroi di questa quarantena

Level Of Concern Twenty One Pilots
Perché insieme con Lean On Me, non c’è modo più dolce di rappresentare la mancanza dai propri cari. E la speranza di un futuro più umano

Everyday Is Exactly The Same Nine Inch Nails
Perché bisogna combattere la routine a colpi di creatività, anche se spesso rischia di sopraffarci

Black WidowMr. Robot
Perché è anche il periodo in cui si ha il tempo di recuperare qualche arretrato. Nel qual caso, Mr. Robot e la meravigliosa versione inglese degli Afterhours che rispecchia l’intera serie

Perché Non Pesi NienteMarta Sui Tubi
Ma sarebbe il caso di perdere parti di sé dopo tutti questi convivi casalinghi. Con l’augurio di smettere di guardare il mondo da un milione di miliardi di metri cubi d’acqua

Raffaele Rossi

  1. The Winner Takes It All – Abba
  2. Ode To The Mets – The Strokes
  3. Break My Heart – Dua Lipa
  4. Winnie The Pooh – Andreotti
  5. Caution – The Killers

“Il mio cuore che è così pieno da straboccare, è stato spesso consolato e rinfrescato dalla musica quando ero malato e stanco” (Martin Lutero)

In tempi incerti, in cui un lockdown ha salvato la vita di molte persone, la musica ha salvato l’anima di tutti. E le serie tv sono da sempre a braccetto con le sette note. Better Call Saul è stata la mia ancora di salvataggio e così la scena del karaoke dei fratelli McGill sulle note degli Abba (“The Winner Takes It All”) è la rappresentazione più fulgida della mia quarantena. Tra i nuovi brani che ho consumato anche le novità del lockdown come gli Strokes (“Ode To The Mets”) e Dua Lipa (“Break My Heart”). Non mancano il passato e il futuro: il primo rappresentato da una delle band a cui sono più affezionato e che hanno continuato ad alimentare la mia speranza verso il mondo della musica, i Killers (“Caution”), e il secondo da una scommessa che mi sono preso a cuore, Andreotti (“Winnie The Pooh”).

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