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La purezza musicale degli Animatronic di Luca Ferrari

Animatronic band

Archiviata la parentesi Dunk insieme ai fratelli Giuradei e Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi), Luca Ferrari (batterista dei Verdena) torna con il nuovo progetto Animatronic insieme a Luca ‘Worm’ Terzi e il percussionista Nico Atzori, in veste di bassista.

Una band nata per gioco nel 2018 da lunghe jam session condite da suoni sperimentali e dedite al gioco sonoro, da qui al nome Animatronic il passaggio è stato semplice – “L’animatronica è la tecnologia che utilizza componenti elettronici e robotici per dare autonomia di movimento a soggetti, specialmente pupazzi meccanici”.

Spinti da un sound robotico che però è originato da strumenti analogici – e con qualche intrusione vocale – i 15 brani di “REC” danzano tra math-rock e progressive, avvicinandosi tanto ai Tool quanto a King Crimson e Muse.

Il trio mantiene la sua identità freak e grunge (la copertina visionaria in bianco e nero è realizzata dallo stesso Luca Ferrari) lanciando rimandi ai tardi 60s come in “Fl1pper#” che ricorda vagamente “Telstar” di quei Tornados guidati dal padre di Matthew Bellamy.

Non mancano i momenti cupi (“In Cubo, “Ghostrek”, “Seitan”) in cui la contemporaneità musicale unisce le tre anime in piatto unico. Luca, Nico e Luca creano un universo sonoro di 50 minuti in cui perdersi lasciandosi alle spalle il lavoro, la fila alle Poste, il traffico per concentrarsi sulla purezza musicale.

“REC” è registrato analogicamente, su nastro, in presa diretta, come ad elogiare i virtuosismi che hanno fatto grande l’epoca prog e che, ancora adesso, continuano a gonfiare il cuore d’orgoglio dei tre Animatronic.

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