
Nel 50esimo anniversario di Woodstock, Arezzo Wave renderà omaggio al leggendario festival con “Woodstock Wave 50”, due settimane di masterclass vocale ed eventi off curate dalla Fondazione Arezzo Wave Italia in collaborazione con Spazio Seme, nell’ambito del progetto “Per chi crea” promosso da Mibact e gestito da SIAE.
Anteprima del SudWave Festival & Convention (che abiterà Arezzo dal 7 al 10 novembre), “Woodstock Wave 50” ha preso il via martedì 29 ottobre e continuerà fino al grande concerto finale di domenica 10 novembre che vedrà protagonisti tutti gli attori del progetto.

Sono 6 i partecipanti selezionati tra le migliaia proposte, tutte sotto i 35 anni, per il corso di formazione artistica. Ad ognuno di loro sarà assegnata una celebre canzone di Woodstock che porteranno sul palco dello Spazio Seme il 10 novembre (via del Pantano 36, ingresso 15 €), insieme ad ospiti della scena musicale italiana come Petra Magoni, Finaz e Nuto, Luca Lanzi, Francesco Moneti e Valentina Volpe – che si esibiranno con brani di Jimi Hendrix, Joe Cocker e Joan Baez tra gli altri.
Ecco i partecipanti: Anastasia Brugnoli canterà “BlackBird” di Crosby, Still & Nash, Francesco Lettieri si esibirà con “Proud Mary” dei Creedence Clearwater Revival, Gaia Mazzoli con “Try” di Janis Joplin, Kevin Koci con “Mr.Tambourine Man” di Bob Dylan, Tommaso Dugato ha scelto “Beautiful People” di Melanie Safka, Jessica Caldari “White Rabbit” dei Jefferson Airplane.

I sei giovani passeranno le due settimane sotto la guida del vocal coach Gianni Bruschi dello Spazio Seme e insieme alla resident band di Arezzo Factory, al loro fianco ci saranno anche illustri personaggi del mondo della musica, che dirigeranno quattro masterclass: la cantante Petra Magoni, il direttore d’Orchestra del Festival di Sanremo Diego Calvetti, il produttore internazionale Stefano Senardi e il manager musicale dell’etichetta Mescal Valerio Soave.

Dichiara Gianni Bruschi, mentore di derivazione attoriale oltre che insegnante di canto:
“I partecipanti saranno invitati a entrare in un processo che lentamente comprenderà sempre più il corpo, la fisicità, il movimento, lo spazio interiore e lo spazio scenico e, quindi, l’interpretazione e il lavoro sull’osservatore interno. Dopo cinquanta anni, come possiamo rileggere tali ideali e valori umani? I giovani saranno invitati dunque a non considerare solo il livello di realizzazione di sé come interpreti, ma ad essere anche testimoni del proprio tempo e interrogarsi sul significato dei valori e degli intenti che hanno portato alla realizzazione del grande concerto americano nel 1969. Le guerre nascono prima di tutto nell’animo umano ed è lì che devono essere combattute. L’amore è parte della musica ed è la risposta al conflitto.”

Anche un calendario off di eventi che porterà ritmi e perfomance di danza nel centro storico di Arezzo. Dopo la proiezione del documentario “Woodstock”, appuntamento da non perdere nei primi giorni di novembre, con Contact Wave, nato come sezione collaterale del Festival Arezzo Wave nel 2012 per poi divenire un progetto internazionale di espressione artistica, in un’ottica d’incontro e scambio culturale tra professionisti, propone due laboratori artistici: il 2 e 3 novembre Afrossà – Artistic Performance Lab, mentre dal 31 ottobre fino al 3 novembre sarà il momento Contact Jam Lab – Danza Contatc Improvisation, che si concluderanno entrambi nella mattinata di domenica 3 novembre nella perfomance con 30 danzatori da tutta Europa nel centro storico di Arezzo (nella stazione ferroviaria e nei portici di via Roma), dalle 10 alle 14.

Infine, in anteprima del concerto finale con i 6 ragazzi partecipanti del Woodstock Wave 50, il calendario off dello Spazio Seme presenta sabato 2 novembre un concerto live ad ingresso gratuito, dove i giovani cantanti si esibiranno insieme, per scaldare la voce in vista dell’importante esecuzione durante il Festival.