
Dopo l’apertura di giovedì 13 con The Pirouettes, Juliette Armanet e il progetto “Utopia” di Lorenzo Bruschini insieme a Miguel Bonnefoy, Villa Aperta entra nel vivo.
French touch con spruzzata di Charlotte Gainsbourg, mixtape hip hop in pieno stile Old School e atmosfere oniriche hanno animato la serata di venerdì 14 giugno. In apertura, il pop di ispirazione gainsbourgeana proposto da Fischbach: un’oretta di set in una serata che, dopo il dj set elettronico proposto da Fakear, ha vissuto il suo vero apice con l’esibizione di Cut Killer. Il dj e producer di origine marocchina si diverte, come nei party rap di Harlem e Bronx a giocare con campionature e remix, scatenando la folla accorsa nel sempre incredibile scenario di Villa Medici. Oltre un’ora di pura energia, per ballare e cantare prima di rilassarsi con le note e le atmosfere del maestro Thylacene. La colonna sonora per godere appieno della notte romana entrata nel suo vivo.
Sabato 15 cala il sole su Villa Medici e approdano sul palco gli Inuit, sestetto di pop elettronico proveniente da Nantes che accoglie il pubblico già caldo nel sagrato della villa adiacente Trinità dei Monti. Arriva l’ora della creatura di Mathieu Hocine che, aiutato dalla voce di Julia Minkin, dà piena vita a Kid Francescoli, rivelazione dell’indie-pop francese proveniente da Marsiglia che ha il compito di riportare in auge gli anni ’80 di Visage. La chiusura è affidata a Dj Gregory e poi a Dj Deep, una discoteca a cielo aperto con un panorama mozzafiato sull’intera città di Roma mentre fanno capolino omaggi ad Antonin Artaud e Alda Merini sulla facciata della Villa.