Ziggy Stardust è forse l’alter-ego più famoso di David Bowie che il 16 giugno 1972 ha pubblicato il suo quinto album “The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars” per RCA Records.

Con oltre 7,5 milioni di copie vendute, il disco è tra i più famosi del Duca Bianco e della storia della musica mondiale grazie a singoli come “Starman”, “Ziggy Stardust, “Suffragette City” e “Rock ‘n’ Roll Suicide”. L’opera narra di un mondo sull’orlo dell’apocalisse in cui l’ultimo eroe, Ziggy, è un ragazzo divenuto rockstar grazie all’aiuto alieno.
L’album è una completa rappresentazione del glam-rock e l’alter-ego di Bowie è ispirato a personaggi come Iggy Pop, Marco Bolan dei T-Rex e Lou Reed.

Il nome Ziggy è ispirato da una sartoria di Londra chiamata “Ziggy’s” mentre l’origine di Stardust richiama il cantante statunitense Norman Carl Odam, noto come Legendary Stardust Cowboy, uno dei pionieri dello psychobilly.

Tra le varie canzoni scartate del disco c’è “Velvet Goldmine” che ha ispirato il film del 1998 con Jonathan Rhys Meyers, Christian Bale e Ewan McGregor.