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BAUSTELLE: la recensione di “L’Amore e La Violenza Vol.2”

NOME

Baustelle

GENERE

Rock/Indie

ESORDIO

Sussidiario Illustrato della GIovinezza (2000)

ULTIMO ALBUM

L’Amore e La Violenza Vol.2 (2018)

COPERTINA

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ELENCO CANZONI

Violenza
Veronica N.2
Lei Malgrado Te
Jesse James e Billy Kid
A Proposito di Lei
La Musica Elettronica
Baby
Tazebao
L’amore è Negativo
Perdere Giovanna
Caraibi
Il Minotauro di Borges

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

 

PUNTO DI VISTA

 

A un anno di distanza da L’Amore e La Violenza, i Baustelle hanno deciso di pubblicare la seconda parte dell’opera iniziata nel 2017, quella dedicata alla violenza.

Atmosfere cupe, claustrofobiche e viaggi in labirinti senza uscita. Queste sono le sensazioni trasmesse dal disco, oltre alla solita aria nostalgica derivante dagli anni 60 e 70. Francesco Bianconi stavolta tira fuori il coniglio nero dal cappello, il fratello cattivo dell’LP del 2017, la b-side sorniona e con il sorriso di lato. Perché il volume 2 altro non sembra essere che un disco di b-side.

L’apertura con Violenza è una valanga sugli anni 70, racconto naturale di un film di Lucio Fulci o Dario Argento, buona imitazione di una paura che non spaventa più. Il primo singolo Veronica N.2 è uno specchio sui Pulp del 1994, video e canzone riprendono (amorevolmente ovviamente) Babies, successo della band di Jarvis Cocker contenuto in His’N’Hers. Il terzetto composto da Lei Malgrado Te, Jesse James e Billy Kid e A Proposito Di Lei rispetta i canoni tipici dei Baustelle: vita, dolore e amore. Non è certo un caso che proprio in questi tre brani la voce di Rachele Bastreghi è colonna portante.

Dopo l’intermezzo La Musica Elettronica, la nave che sembrava potesse salpare di lì a poco invece non lascia gli ormeggi e le vele iniziano a sgonfiarsi lentamente prima con Baby poi con Tazebao. Nuova speranza si intravede con L’Amore è Negativo, ispirata al libro Eros in agonia di Byung-Chul Han ma purtroppo musicalmente è una scopiazzatura (e neanche fatta troppo bene) di K dei Cigarettes After Sex, brano tra l’altro coverizzato dai Baustelle per tutto il tour del 2017. Perdere Giovanna è uno sguardo spazio-temporale ai Baustelle de I Mistici dell’Occidente (2010) in cui i testi remissivi erano all’ordine del giorno.
Il brano Caraibi è stato scritto nel 2000, ai tempi de Il Sussidiario Illustrato della Giovinezza, e riarrangiato per essere inserito ne L’Amore e La Violenza Vol.2 mentre la finale Il Minotauro di Borges è ispirata a La Casa di Asterione di Jorge Luis Borges.

“Il secondo volume de L’amore e la violenza è stato scritto un po’ intenzionalmente e un po’ per caso di fretta, correndo, mentre una bella stagione delle nostre vite passava, mentre ci sembrava che il tempo stesse per finire. Come godersi l’ultimo tuffo in mare prima della fine dell’estate, o fare l’amore come se non ci fosse un domani: la stessa meravigliosa sensazione di supereroico coraggio, ultraumana gioia”così i Baustelle scrivono su Facebook della genesi del nuovo album.
È vero, L’Amore e La Violenza Vol.2 è esattamente così: un disco nato un po’ per caso, un po’ per voglia, un po’ per controvoglia, è come iniziare una storia d’amore ma dimenticarsi il momento esatto in cui tutto è iniziato, arrivare al dessert e dimenticare cosa si è ordinato di primo oppure scendere di casa e dimenticare cosa si doveva fare.

La concitazione e la frenesia del momento fanno perdere di vista l’obiettivo finale, cioè quello che nella musica bisogna prima di tutto divertirsi e trasmettere emozioni e poi, solo poi, arrivare alla pubblicazione del disco.

VOTO: 5

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