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BJORK: i dettagli dell’abuso sessuale da parte di Lars Von Trier

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Qualche giorno fa Bjork aveva rivelato sul suo profilo Facebook di aver subito molestie da un “famoso regista danese”, ora dopo aver preso coraggio scende nei dettagli.

L’artista islandese 52enne si è unita alla campagna social di #MeToo e rivela cosa le ha fatto sul set di un film. Difficile non capire come tutte le tracce portino al film Dancer In The Dark, unico lungometraggio della cantante, e che il regista sia proprio Lars Von Trier.

La pellicola del 2000 ha vinto la Palma d’Oro al 53° Festival di Cannes ed è l’unico film in cui la voce dei ghiacci è diretta da un regista danese, Lars Von trier ha negato tutte le velate accuse. Al tempo del film, i due non hanno mai nascosto di vivere una difficile relazione lavorativa ed ora, dopo il caso di Harvey Weinstein, la cantante si è sentita legittimata a venir fuori.

Bjork racconta sul post Facebook la sua esperienza in dettaglio:

“Nello spirito di #metoo vorrei dare alle donne donne in tutto il mondo una mano con una descrizione più dettagliata della mia esperienza con un regista danese. E’ molto difficile uscire allo scoperto con un argomento come questo, soprattutto quando si è al centro del cerchio dell’offesa. Conosco pienamente tutti coloro che esitano, anche per anni. Ritengo che sia il momento giusto soprattutto ora quando si potrebbe fare un cambiamento. Ecco una lista degli incontri che penso siano considerati molestie sessuali:
1) Dopo ogni scena il regista correva verso di me e mi abbracciava per lungo tempo davanti a tutto il team o da solo e mi accarezzava a volte per i infiniti minuti contro i miei desideri;
2) Quando dopo 2 mesi di questo gli ho detto di fermarsi, esplose e ha rotto una sedia di fronte a tutti sul set. Come qualcuno a cui è stato sempre concesso di accarezzare le sue attrici. Dopo questo tutti sono stati mandati a casa.
3) Durante le riprese erano costanti e paralizzanti le offerte sessuali sussurrate da lui con descrizioni grafiche, a volte con la moglie in piedi accanto a noi.
4) Mentre filmavamo in Svezia, minacciava di salire dal balcone della sua camera alla mia nel bel mezzo della notte con una chiara intenzione sessuale, mentre sua moglie era nella stanza accanto. Mi sono nascosta nella stanza dei miei amici. Questo è stato quello che mi ha finalmente svegliato e resa severa di fronte a tutto questo.
5) Storie inventate dal regista su di me e donate alla stampa. Questo si adatta perfettamente al metodo Weinstein e al bullismo. Non ho mai mangiato una camicia. Non sono sicura che sia neanche possibile.
6) Non ho mai accettato di essere sessualmente molestata. E sono stata descritta come una persona dalla personalità difficile. Se è difficile stare non cedere fino a essere trattati così, lo diventerò.
Con speranza
Interrompiamo questa maledizione
Abbraccio
Björk”.

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