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QUEENS OF THE STONE AGE: la recensione di Villains (2017)

NOME

Queens Of The Stone Age

GENERE

Rock/Stoner/Desert Rock

ESORDIO

Queens Of The Stone Age (1998)

ULTIMO ALBUM

Villains (2017)

COPERTINA

ELENCO CANZONI

Feet Don’t Fail me
The Way You Used To Do
Domesticated Animals
Fortress
Head Like A Haunted House
Un-Reborn Again
Hideaway
The Evil has Landed
Villains Of Circumstance

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

 

LA MIGLIORE

 


LA PEGGIORE


PUNTO DI VISTA

Villains cavalca l’onda di …Like Clockwork ma quattro anni dopo.

I Queens Of The Stone Age non rinnegano le loro origini stoner ma nemmeno si evolvono, il loro rock rimane confinato in una stanza dall’odore di incenso e sudore.

Il sound di Josh Homme e compagni non riesce a trovare un’evoluzione nemmeno dopo l’aiuto di Mark Ronson, rimanendo uguale a se stesso dopo anni ma anche così originale: nessuno tra le varie stoner band americane è mai riuscita a replicare il successo delle Regine.

Feet Don’t Fail Me è la caduta nel Paese delle Meraviglie con un synth che culla la discesa vorticosa mentre Domesticated Animals strizza l’occhio ai Queens di Rated R, in cui i riff di chitarra guidavano la macchina.

Continui rimandi sono evidenti in Head Like a Haunted House, naturale proseguio di Little Sister (canzone contenuta in Lullabies To Paralyze del 2005) mentre Un-Reborn Again fa il verso a I Sat By The Ocean (canzone di …Like Clockwork del 2013).

I due primi singoli The Way You Used To Do e The Evil Has Landed spingono sull’acceleratore di una Jeep nel deserto americano.

VOTO: 7

 

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