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U2: all’Olimpico la celebrazione più bella – RECENSIONE CON SCALETTA, VIDEO E FOTO

Gli U2 tornano ad esibirsi a Roma dopo 7 anni, l’ultima volta fu nel 2010 con il 360° Tour.

Bono e soci presentano per intero l’album seminale The Joshua Tree che quest’anno compie 30 anni, eseguito interamente per l’occasione. Due date sold out in pochi minuti, tra polemiche e bagarini fatti in casa (bastava vedere Ebay per capire la situazione…), la paura attentati e il caldo a sfiorare temperature record, non hanno impedito a un evento di dimensioni mastodontiche di avere luogo.

Gli U2, dopo i problemi alle corde vocali di Bono di qualche tempo fa, sembrano aver trovato nuova vita grazie anche all’apertura straordinaria di Noel Gallagher e dei suoi High Flyin’ Birds, entrato ormai nei mostri sacri della musica mondiale.
Proprio i brani degli Oasis, cantate dal cantautore di Manchester, vengono cantate a squarciagola dai fan tra le prime file, durante la sua esibizione.

 

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Noel Gallagher – Stadio Olimpico, Roma

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U2 @ Stadio Olimpico, Roma

Noel Gallagher scalda 58.000 persone accaldate e curiose di vedere accendersi il megaschermo di 30metri (!!!) con l’albero di Joshua Tree.
Qualche minuto prima delle 21.30 i quattro irlandesi arrivano in sordina posizionandosi sulla pedana nel prato ed è subito spettacolo.


Sunday Bloody Sunday, New Year’s Day, Bad (A Sort of Homecoming nella seconda serata) e Pride sono le canzoni pre-Joshua Tree che venivano sempre proposte nel 1987 e così anche trent’anni dopo. Tra spose in tribuna e Bono che bacia le fan, è tempo per gli U2 di guardarsi indietro, a quell’album che ha donato loro una carriera stratosferica, portandoli sul tetto del mondo per sempre: The Joshua Tree.


L’album, eseguito per la prima volta dalla prima all’ultima canzone, è accompagnato dai video di Anton Corbijn proiettati sul megaschermo orizzontale. Le immagini, così come le canzoni dell’album, rappresentano l’antipatia verso la politica americana e l’amore verso gli spazi naturali sconfinati e le tradizioni a stelle e strisce.

Archiviata la parte inerente a The Joshua Tree è tempo per gli U2 di dedicarsi a brani della loro più recente carriera. Nell’ultima parte dello show c’è spazio per le canzoni degli anni ’90 e ’00: Miss Sarajevo, con tanto di bandiera fatta passare in tribuna dai fan e la voce di Luciano Pavarotti che riecheggia nell’Olimpico e Beautiful Day, Elevation e Vertigo a chiudere il pacchetto “album ancora belli degli U2” secondo i fan della prima ora.


Potevano Bono e soci esimersi dal fare una dedica alle donne? Ultraviolet è il regalo degli U2 al sesso femminile “alle nostre madri, alle nostre figlie, a voi”.

Durante la serata di sabato 15 luglio la chiusura quasi a sorpresa è affidata a The Little Things That Give You Away, inedito che farà parte del prossimo album degli U2, mentre domenica 16 a chiudere è l’infinita One cantata come fosse l’ultima canzone della vita di ognuno.


Gli U2 hanno portato con loro un mare di critiche, tra gli alti prezzi dei biglietti, bagarinaggio, problemi organizzativi e disagi nella città di Roma, però quando si spengono le luci signori miei, è tutta un’altra storia. E ci dispiace per chi non c’era perchè non sa minimamente quello che si è perso, queste serate rimarranno per sempre impresse negli occhi e nelle orecchie di tutti i presenti.

SCALETTA U2 15 LUGLIO – THE JOSHUA TREE TOUR 2017 – STADIO OLIMPICO, ROMA

SCALETTA U2 16 LUGLIO – THE JOSHUA TREE TOUR 2017 – STADIO OLIMPICO, ROMA

 

 

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