RYAN ADAMS a Roma: il perfezionista silenzioso

Ryan Adams si esibisce per la prima volta a Roma e dopo 14 anni dalla sua ultima discesa in Italia. E’ martedì e la capitale si divide tra eventi rock (Mark Lanegan al Parco Rosati), pop (Devendra Banhart al Teatro Romano di Ostia Antica) e indie (Canova, Gazzelle, Galeffi e Cinemaboy all’Ex Dogana). La cavea dell’Auditorium Parco della Musica è riempita circa a metà con 1000/1500 spettatori da tutta Italia per vedere dal vivo il cantautore di Jacksonville.

Ryan Adams presenta nella città eterna il suo ultimo lavoro Prisoner uscito a febbraio, oltre ad alcuni dei suoi grandi successi. La supermodella di Victoria’s Secret Karen Elson in apertura non stupisce con il suo set di chitarra, violino e arpa ma è comunque una bella visione.

Qualche minuto prima delle 22 sale su un palco pieno di televisioni, amplificatori e tigri di peluche un Ryan Adams concentrato e impegnato a far sì che lo show vada sempre per il verso giusto. Lo speaker dell’Auditorium annuncia di disattivare il flash in quanto il cantante è affetto dalla sindrome di Menière.
Sono passati molti anni dal successo di MTV con So Alive e Ryan è cresciuto come autore, concentrando i testi sempre più sulle sue esperienze personali.
Nessuna interazione con il pubblico presente a Roma se non due frasi di cui non si capisce il significato, ventidue brani suonati senza sosta (di cui 7 dall’ultimo album Prisoner) e poi, senza un accenno di saluto, velocemente via.
Unica nota di folklore un uomo mascherato dal coniglio gigante di Donnie Darko che ha accompagnato con il tamburello la band su un paio di brani.


Caro Ryan, sei uno dei migliori cantautori degli ultimi vent’anni e hai una voce celestiale dal vivo, ma il rapporto con il pubblico è importante per entrare nell’olimpo dei grandi, un piccolo passo da fare per onorare una grande carriera artistica.

Dispiace soprattutto per l’assenza di un bis, acclamato a gran voce dal pubblico.
Sarà per la prossima. Speriamo non tra altri 14 anni.

SCALETTA

Do You Still Love Me?
Gimme Something Good
Doomsday
Anything I Say to You Now
Stay With Me
Blue Light
Let It Ride (Ryan Adams & The Cardinals cover)
Juli
When the Summer Ends
Am I Safe
Two
I Just Might
Prisoner
When the Stars Go Blue
Do I Wait
I See Monsters
Breakdown
We Disappear
To Be Without You
Haunted House
Peaceful Valley (Ryan Adams & The Cardinals cover)
Shakedown on 9th Street

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