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LORDE: la recensione di “Melodrama” (2017)

NOME

LORDE

GENERE

Indie-Pop / Alternative

ESORDIO

Pure Heroin (2013)

ULTIMO ALBUM

Melodrama (2017)

COPERTINA

 

ELENCO CANZONI

Green Light
Sober
Homemade Dynamite
The Louvre
Liability
Hard Feeling/Loveless
Sober II (Melodrama
Writer In The Dark
Supercut
Liability (Reprise
Perfect Places

VIDEO DALL’ALBUM

 

 

 


LA MIGLIORE


LA PEGGIORE

 

PUNTO DI VISTA

Dopo un album stratosferico come Pure Heroin ci siamo tutti chiesti come la ragazzina prodigio della Nuova Zelanda avesse potuto dare un seguito degno di merito. Non solo lo ha fatto ma per certi versi ha anche superato l’esordio.
“Melodrama” (il titolo non è scelto a caso) è un vero e proprio musical introspettivo: la sveglia è con “Green Light” mentre ci si muove a tentoni con “Sober”.
“Liability”, la ballad portante dell’album, è una riflessione scomoda (“I am a toy that people enjoy”) sulla vita dell’artista stessa, quasi un pianto nel letto disfatto.
Nel finale Lorde ci porta per mano nei suoi “Perfect Places”, in cui ammette di non essere l’eroina di nessuno, anzi è solo una ragazza (“I’m nineteen and i’m on fire”).

Lorde sta crescendo e sta prendendo coscienza del suo status di icona indie-pop mondiale, continuerà a reggere il successo sulle spalle?

Lorde si esibirà in Italia ad ottobre con un unico esclusivo concerto.

VOTO

7,5

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